giovedì 11 settembre 2025

Marino MAGRIN


È stato sfortunato, Marino Magrin: capitato in una delle peggiori Juventus di sempre (quella di Marchesi, tanto per intendersi) e costretto a sostituire, nel gioco e nel cuore dei tifosi, Michel Platini. Chiunque avrebbe capito che l’ex atalantino non sarebbe mai stato in grado di rimpiazzare il divino Michel. Dotato di buona tecnica e temibile sui calci piazzati, il buon Magrin ci prova, soprattutto il primo anno: trentaquattro presenze e sei gol, che gli valgono la riconferma per la stagione successiva, che lo vede partire spesso dalla panchina anche se, alla fine, totalizzerà trenta presenze e due reti. Ma l’avventura juventina di Marino finisce qui: la sensazione è che, magari in un’altra Juventus, avrebbe potuto recitare un ruolo da protagonista.

mercoledì 10 settembre 2025

Daniel FONSECA


Daniel Fonseca è nostro! – sentenzia Marco Monassero su “Hurrà Juventus” del luglio 1997 – Daniel scende nella fossa dei leoni, pardon… dei campioni. L’uruguayano dal sinistro magico sostituisce Christian Vieri nell’organico delle punte bianconere. Marcello Lippi è soddisfatto. Il nostro fortissimo allenatore è convinto di ripetere, con Pecchia e Fonseca, l’operazione già vincente che gli è riuscita con Ferrara e Montero, suoi giocatori al Napoli e all’Atalanta e poi colonne portanti della Juventus mondiale. Pecchia e Fonseca, infatti, sono stati alle sue dipendenze nel bellissimo Napoli della stagione 1993-94, giunto a qualificarsi per la Coppa Uefa grazie appunto al lucido lavoro del giovane centrocampista e ai gol dell’uruguayano, il quale, al termine di quel campionato, ebbe una valutazione allora da capogiro: 16 miliardi.

martedì 9 settembre 2025

Luigi PASETTI


Alla Juve arriva ventiduenne – scrive Gianni Giacone su “Hurrà Juventus” del novembre 1972 – dalla Spal, che è da sempre fucina di campioni: come terzino ha dimostrato subito di saperci fare, tanto che il suo nome figura nella lista di Bearzot tecnico della «Under 23». Ma il suo è un arrivo quasi in punta di piedi: si capisce che i tifosi parlano degli acquisti-boom, di Haller e di Anastasi vale a dire, e che il nome di Pasetti compare solo in secondo piano. Il fatto è che si sta forgiando una Juve tutta nuova: arrivata l’anno prima (1967-68) al prestigioso traguardo della semifinale di Coppacampioni, la società bianconera chiude un ciclo di transizione e ne apre un altro che si vorrebbe subito di trionfi almeno caserecci.

lunedì 8 settembre 2025

Marco Antonio DE MARCHI


Cinque anni fa giocava riserva nell’Ospitaletto, in C2 – scrive Adalberto Scemma su “Hurrà Juventus” del febbraio 1991–. Dodici presenze in tutto, prospettive di carriera quasi nulle, un allenatore (l’herreriano Mauro Bicicli) che non lo filava proprio. Eppure basta un niente, nel calcio, a proiettare un giocatore nel vivo di una realtà mai sognata fino in fondo. Questione di fortuna, di occasioni, ma anche di feeling. Il feeling subito scattato con Gigi Maifredi, per esempio. Il feeling che ha proiettato Marco Antonio De Marchi al centro di una realtà scandita in bianco e nero ma filtrata (perdonateci l’evidente, persino troppo elementare paradosso) in technicolor.

domenica 7 settembre 2025

Leonardo COLELLA


Per risolvere il problema del centravanti apertosi con l’involuzione tattica di Boniperti, che andava trasformandosi da centrattacco in mezzala di regia, la Juventus optò per il mercato sudamericano, puntando su Gino Orlando, punta del São Paulo ed in odore di Nazionale brasiliana. Per alcune settimane i dirigenti juventini tentarono in tutte le maniere di portare a Torino il baffuto sfondatore paulista, ma questi tentennò parecchio prima di dire un no definitivo, spaventato dai gravami fiscali che gli venivano prospettati in caso di un suo soggiorno italiano.

sabato 6 settembre 2025

Simone PEPE


«Ho realizzato due sogni nel giro di un mese. Partecipare al Campionato del Mondo e giocare il prossimo anno in una grande squadra. E la Juventus è la società più prestigiosa d’Italia, lo dice la sua storia, che non si può certo dimenticare per una stagione storta. Quella può capitare a qualsiasi squadra. Lo so bene, perché anche all’Udinese, l’anno passato, avevamo un’ottima squadra, che non avrebbe dovuto lottare per la salvezza, eppure abbiamo avuto mille difficoltà».

venerdì 5 settembre 2025

Andreas MOLLER


Andreas «Andy» Möller – scrive Marco Zunino su “Hurrà Juventus” del luglio/agosto 1992 – il più amato, odiato, dotato calciatore tedesco del momento. Andreas Möller, uno dei nuovi assi nella manica della Vecchia Signora. E nato a Francoforte il 2 settembre 1967 e nella sua città, a maggio, si è spostato con Michaela Winter, la ragazza conosciuta a sedici anni sui banchi di scuola, nel quartiere di Sossenheim. Sono almeno quattro stagioni che in Germania si parla di lui come del più grande talento in circolazione.

giovedì 4 settembre 2025

Olof MELLBERG


Il giorno in cui ha messo il suo nome sul contratto scritto in carta intestata Juventus – scrive Federica Furino su “Hurrà Juventus” del settembre 2008 –  Olof Mellberg ha pensato: ecco, il mio momento è arrivato. E dopo ha aggiunto: era ora. Poi però, perché quel momento arrivasse sul serio – dopo le tre stagioni di esordio a casa sua in Svezia, le tre di gavetta internazionale nella Liga con il Racing Santander e le quasi-sette di onorevole militanza in Premiership con l’Aston Villa – ha dovuto attendere altri sei mesi per “svincolarsi” ufficialmente. Da gennaio a luglio, con i piedi in Inghilterra, la testa in Italia e il cuore a fare la spola tra passato e futuro, tra i ricordi e l’ambizione.

mercoledì 3 settembre 2025

Paolo MONTERO

Debutta a diciannove anni in serie A con il Peñarol, dopo aver praticato romantiche pedate con la classica Pelota de trapo, la palla di stracci, primo amore di ogni campione sudamericano: «Mio padre, Julio, è stato un asso del Nacional di Montevideo e della “Celeste”, la nazionale uruguagia. Nel mio destino c’era scritto che avrei ripercorso il cammino di papà; questione di cromosomi, di fatalità e di sangue. Al Peñarol sono arrivato che non avevo ancora diciotto anni; Menotti mi disse che sarei diventato come Passerella e toccai il cielo con un dito».

martedì 2 settembre 2025

Adriano NOVELLINI


Nasce anche con Adriano Novellini – scrive Gianni Giacone su “Hurrà Juventus” del settembre 1981 – mantovano di Mariana, attaccante di nerbo e caparbietà, la Juve del dolce stil novo, la squadra vale a dire protagonista e regina del calcio italiota anni Settanta. Nasce da campioni e comprimari, una squadra grande e vincente. E Novellini, che di quella Juve è personaggio non grande ma nemmeno trascurabile, è l’ideale per riaccostarsi a quegli anni ruggenti, a quella stagione in particolare della nascita di tutti i sogni e di tutte le speranze.

lunedì 1 settembre 2025

Mario LEMINA


Era giunto dal Marsiglia come un buon prospetto – si legge sulla pagina Facebook de La Maglia della Juve, l’8 agosto 2017 – nulla più. Su di lui non c’era una particolare pressione, non era obbligato a fare subito la differenza: avrebbe potuto, dovuto crescere, in seno a un gruppo dove oltre al grande calcio si mastica anche la dottrina del sacrificio, del lavoro, del miglioramento costante. Invece no: Mario Lemina lascia Torino dopo due anni da precario di lusso. Il suo rendimento con la maglia bianconera si riassume in quarantadue presenze (delle quali solo quindici si riferiscono a gare giocate interamente) e tre reti (nessuna decisiva).

domenica 31 agosto 2025

GENOA - JUVENTUS


22 ottobre 1989 – Stadio Ferraris di Genova
GENOA-JUVENTUS 2-3
Genoa: Gregori; Ferroni e Caricola; Ruotolo (dall’87’ Rotella), Perdomo (dal 68’ Torrente) e Signorini; Urban, Fiorin, Fontolan, Ruben Paz e Aguilera. In panchina: Braglia, Collovati e Camerano. Allenatore: Scoglio.
Juventus: Tacconi; Napoli (dal 46’ Bruno) e De Agostini; Galia, Bonetti e Fortunato; Alejnikov, Rui Barros, Zavarov (dall’88’ Alessio), Marocchi e Schillaci. In panchina: Bonaiuti, Brio e Casiraghi. Allenatore: Zoff.
Arbitro: Lanese di Messina.
Marcatori: Schillaci all’11’, Aguilera al 20’, Schillaci al 21’, autorete di Fortunato al 41’, Alejnikov al 49’.

sabato 30 agosto 2025

Pavel NEDVED


«Ci faceva sempre goal – ricorda Luciano Moggi – lo prendiamo noi, così risolviamo il problema, dissi nel 2001 a Bettega e Giraudo. Oltre che a rompere le scatole a noi della Juventus, Pavel Nedved era davvero un gran giocatore: centrocampista offensivo, qualità tecniche eccellenti, nessuna differenza tra destro e sinistro, super anche nel calciare le punizioni. Tutto questo associato a un fisico infaticabile. Correva sempre, ricordo che negli allenamenti bisognava fermarlo, altrimenti non smetteva più. Correva anche negli spogliatoi, mai visto nulla di simile.

venerdì 29 agosto 2025

Carlo BIGATTO


Niente meglio delle cifre riassume la grandezza di Carlo Bigatto: – si legge su “La storia della “Juventus” di Perucca, Romeo e Colombero – vestì la maglia bianconera dal 1913 ai 1931; giunse nella Juventus dei Dalmazzo e dei Montano, dei Boglietti e degli Omodei, diventò capitano della squadra nel primo dopoguerra e la condusse per mano fino alla soglia degli anni ‘30; fino al mito.

giovedì 28 agosto 2025

PAULO SOUSA


Il primo vero e importante colpo dell’era-Bettega per la stagione 1994-95 – si legge su “Hurrà Juventus” del maggio 1994 a firma di Manuel Martin de Sà – è già stato centrata. Il suo nome è Paulo Manuel Carvalho Sousa, proviene dalla Sporting Lisbona ed è stato reclutato per mettere in ordine e sistemare definitivamente il centrocampo juventino. È lui l’uomo della provvidenza, quello che avrà il compito (insieme a Robby Baggio e a tutti gli altri, s’intende, di dare avvio a un riscatto che tarda da ben otto lunghi e frustranti anni.

mercoledì 27 agosto 2025

Nicola AMORUSO


Otto, sedici, diciassette, venti, ventuno, quaranta e ottantadue. Giocate questi numeri – scrive Matteo Dalla Vite sul “Guerin Sportivo” del 13/19 dicembre 1995 – sono vincenti. Ve lo consiglia la Polisportiva Amoruso, angolo di mondo in cui tutto è dinamicità, gioia, successo. La Polisportiva Amoruso parte da Flavio e arriva a non no Giacomo. E nel mezzo... «Già, nel mezzo c’è una bellissima storia da raccontare. Vuoi sapere la più bella? Mio zio Luciano, quarantenne, giocava a calcio ed era soprannominato il Bettega di San Ciro. Grande giocatore, faceva paura a tutti... Occhio, però, non finisce mica qui...».

martedì 26 agosto 2025

Alessandro MATRI


Il tifoso bianconero fa la conoscenza di Alessandro il 26 settembre 2010: la Juventus di Gigi Delneri affronta il Cagliari di questo centravanti che tanto sta facendo bene nell’isola. Per la verità, gli occhi del supporter juventino sono tutti per Milos Krasić che sta incantando sotto la Mole. Ed è proprio il serbo, con una fantastica tripletta, a regalare la vittoria alla Vecchia Signora: risultato finale 4-2 e le due reti dei cagliaritani sono firmati proprio da Alessandro Matri.