Contemporaneamente all’arrivo di Del Sol e Miranda, nell’estate del 1962 si presenta a Torino un altro nuovo straniero: è Bruno Siciliano, acquistato dalla Juve due anni prima e che era stato in prestito al Vicenza nella stagione 1960-61 e al Venezia nel campionato successivo. In laguna Siciliano si afferma come un’ottima seconda punta, veloce e pronta ad andare in goal attraverso rapidi e precisi scambi con i compagni di reparto.
Il suo è un debutto fortunato: il 7 ottobre 1962, una Juventus relegata ai bassifondi della classifica, con un solo punto in tre partite, batte al Comunale la capolista Bologna ed uno dei tre goal bianconeri è suo. Ma Miranda, con quattro reti in tre partite, conquista il posto di titolare.
Grazie ad un infortunio del brasiliano dai goal da metà campo, Bruno scende in campo il primo novembre 1962: nemmeno il tempo di notarne la presenza ed è già in goal, il primo dei tre con cui la squadra bianconera espugna lo stadio Menti di Vicenza.
Miranda torna in squadra la domenica successiva e affonda il Napoli con un terribile calcio di punizione. Si gioca con un centravanti alla volta, chiarisce l’allenatore Amaral, e Siciliano torna in campo solo il 30 dicembre, contro il Mantova. Naturalmente segna e segnerà ancora un goal nel rocambolesco 6-3 a spese dell’Atalanta.
Malgrado il discreto risultato, i tecnici della Juventus decidono di cederlo definitivamente al neo promosso Bari.
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