sabato 2 dicembre 2023

Raimundo ORSI


Alle Olimpiadi di Amsterdam, 1928, l’Argentina era arrivata seconda dietro l’Uruguay. La Stella di Amsterdam era stata l’ala sinistra della Nazionale del Plata: tutti dicevano che quell’Orsi era un uomo prodigioso e la Juventus decise di assicurarselo. I giornali di allora non pubblicavano fotografie; non esisteva la televisione, perciò vi era grande attesa (non soltanto a Torino) di vedere in carne e ossa quel fenomeno. Lo si immaginava un tipo grande e grosso, pieno di muscoli, con una grinta feroce; invece, quando arrivò con il piroscafo a Genova, si vide che era tutto il contrario, con grande sbalordimento degli juventini, che si credettero presi in giro.

venerdì 1 dicembre 2023

Salvatore SCHILLACI


Nasce a Palermo il primo dicembre del 1964 da una famiglia povera. Il calcio è la sua passione e dopo un campionato nella categoria Dilettanti, approda al Messina, dove gioca dal 1982 al 1989 segnando un’infinità di goal. La Juventus lo nota e lo acquista nel 1989 insieme con un altro attaccante semisconosciuto, Pierluigi Casiraghi, e lo fa esordire in Serie A il 27 agosto 1989. Da quel momento inizia la favola di Totò, che realizza il sogno da bambino, giocando nella squadra per la quale ha sempre fatto il tifo.

giovedì 30 novembre 2023

Ernesto TOMASI


Giocatore juventino per tre stagioni, dal 1937 al 1940, fu un interno di regia molto abile nella costruzione del gioco e nell’ultimo passaggio. Militò in bianconero negli anni successivi al quinquennio aureo e si fece apprezzare non solo per le sue doti tecniche, ma anche per la squisita bontà del suo tratto umano. Quella dell’epoca di Tomasi era una Juventus decisamente forte, contando su una formazione tipo comprendente: Bodoira; Foni e Rava; Varglien I, Monti e Varglien II; Bellini, Borel II, Gabetto, Tomasi e Defilippis, con Depetrini, Borel I Amoretti, Santià e Bergonzini come validi rincalzi.

mercoledì 29 novembre 2023

Sandro SALVADORE


Sandro Salvadore era uno dei pochissimi difensori, se non l’unico, che teneva i calzettoni arrotolati sulle caviglie, come Omar Sivori. All’epoca non era obbligatorio portare i parastinchi, a lui davano fastidio e li metteva solo in casi eccezionali. Mostrava gli stinchi nudi agli avversari, senza timore. Detto Old Billy, soprannome proveniente dalla grande ammirazione per Billy Wright, mitico centromediano dell’Inghilterra che sconfisse 4-0 l’Italia di Valentino Mazzola allo Stadio Comunale di Torino, il 16 maggio 1948. Billy fu adottato come nome di battaglia da Salvadore: «Potenza del nome, suonava bene, e poi apparteneva a un gran regista difensivo, un pilastro dell’Inghilterra dei maestri».

martedì 28 novembre 2023

Alessandro ALTOBELLI


In fondo la faccia, o meglio, l’espressione di quella faccia, è la stessa – afferma Tony Damascelli sul “Guerin Sportivo” del 3 agosto 1988 –. «Scusate il ritardo» non è soltanto il titolo di un film, ma lo slogan che accompagna la vita di Alessandro-Massimo Altobelli-Troisi, uno che a 33 anni («vi prego, dite 32», ci corregge) ricomincia dalla Juventus, tanto per restare in film, anzi in tema.

lunedì 27 novembre 2023

Juan CUADRADO

 

È possibile che un giocatore possa entrare, in pochi mesi, nel cuore dei tifosi? Ovvio che sì, se il calciatore in questione risponde al nome di Juan Cuadrado e se segna il goal vittoria in un derby, in piena Zona Cesarini! Ma andiamo con ordine: Juan arriva nell’estate del 2015, in prestito secco dal Chelsea, vale a dire senza nessuna possibilità di riscatto da parte della società bianconera.

Lionello MANFREDONIA


Lionello Manfredonia: uno, nessuno, centomila – scrive Nicola Calzaretta sul “Guerin Sportivo” del 25-31 agosto 2009 –. Difensore, centrocampista, giocatore universale. Dalla Lazio alla Roma, passando per la Juventus dell’ultimo Platini. Precocemente avviatosi al calcio sorretto da un talento non comune, per il biondino nato ai Parioli. Scudetto Primavera e la Serie A con la Lazio, la Nazionale maggiore: tutto d’un fiato, intorno ai vent’anni. Poi, sul più bello, l’entrata sbagliata proprio sotto il naso dell’arbitro: rosso inevitabile. Un’ingenuità che lo ha condotto dritto nel girone dei calciatori maledetti, con tanto di squalifica per una brutta storia, forse più grande di lui.

domenica 26 novembre 2023

JUVENTUS - INTER


31 dicembre 1967 – Stadio Comunale di Torino
JUVENTUS-INTER 3-2
Juventus: Anzolin; Coramini e Leoncini; Bercellino, Castano e Salvadore; Favalli, Sacco, Depaoli, Cinesinho e Zigoni. Allenatore: Heriberto Herrera.
Inter: Sarti; Burgnich e Facchetti; Bedin, Landini e Monaldi; Domenghini, Mazzola, Cappellini, Suárez e Corso. Allenatore: Helenio Herrera.
Arbitro: Monti di Ancona.
Marcatori: Leoncini al 14’, Domenghini al 17’, Depaoli al 60’, Bercellino su rigore al 75’, Cappellini all’89’.

sabato 25 novembre 2023

Gianfranco ZIGONI


«Quello è un “musso”, è un “figlio de puta” e poi ha troppe donne che lo sfiniscono, ma quando vuole è un purosangue». Queste parole, pronunciate da Saverio Garonzi, presidente di Gianfranco Zigoni nei suoi anni a Verona, riassumono perfettamente la personalità e il carattere del nostro. Pare di vederlo ancora, Zigo, che si toglie pelliccia e cappello, il suo abbigliamento da panchina, saluta il suo pubblico e, se gli gira bene, porta a casa la partita con un paio di prodezze.

venerdì 24 novembre 2023

Leandro PAREDES


La partita della Juventus contro la Sampdoria – afferma Emanuele Atturo su ultimouomo.com del 30 agosto 2022 –  è stata un disastro. Poche volte la manovra della squadra è parsa tanto agonizzante, incapace di superare la prima pressione del blocco compatto degli avversari. Non è stato tanto il risultato, quanto la sensazione di assoluta sterilità del giro palla perimetrale, da terzino a terzino, a tratti sembrato un misterioso esercizio meditativo. Perdere l’io nel giro palla da Alex Sandro a De Sciglio. La partita ha lasciato brutte sensazioni. Sono circolati meme e discorsi tossici. L’immagine del raccordo anulare che la Juventus doveva percorrere per arrivare ai suoi attaccanti – spesso con la caption “Allegri-ball”, come se quella sorta di esagono disegnato sul campo fosse l’esito ultimo ed esoterico delle idee reazionarie del tecnico – ma anche la statistica, pesante, degli appena nove palloni toccati da Dusan Vlahovic durante la partita.

RUI BARROS


È stato il Porto, squadra dall’andatura ubriacante, di bassotti rapaci, a incrementare in Italia la conoscenza del calcio portoghese – afferma Vladimiro Caminiti su “Hurrà Juventus” del settembre 1988 –. Personalmente ricordo certe grandi prestazioni della Nazionale lusitana contro tedeschi e francesi, i suoi scatenatissimi puffi hanno sempre riscosso la mia simpatia. In verità, in Portogallo i giocatori non vengono misurati in altezza, nemmeno i portieri, come succede ahimè in Italia, tranne che da parte di addetti ai lavori coscienti e preparati. E la storia della Juventus è qui ad ammonirci, coi vari Sernagiotto, Bo, Muccinelli, per non citare il solito ruggente Furino, che la statura nulla ha da dividere e condividere con la vera classe. E poi c’è quel tal proverbio, in botte piccola con quel che segue...

giovedì 23 novembre 2023

Vincenzo IAQUINTA


Quaranta goal in 109 presenze nella Juventus – si legge su www.Juventusnewsradio.,it del 18 novembre 2012 – questa è la media di Vincenzo Iaquinta in quattro stagioni passate nella rosa juventina, all’ombra della Mole. Un’ottima media per una prima punta, specie trovandosi come terza scelta al fianco della storica coppia Del Piero-Trézéguet. Sebbene sia ancora membro dentro la società della Vecchia Signora, l’ex bomber bianconero di Crotone è già da considerarsi un ex, poiché non rientra minimamente nei progetti di Antonio Conte per la sua nuova Juventus, e già da oltre un anno non scende più in campo in partite ufficiali con la maglia bianconera, essendo utilizzato giusto in qualche amichevole interna a Vinovo e vivendo da separato in casa, quello che probabilmente è il suo ultimo anno nella squadra Campione d’Italia.

mercoledì 22 novembre 2023

Davide CHIUMIENTO


Il calcio visto con gli occhi un ventenne è più bello – scrive Matteo Marani sul “Guerin Sportivo” del 14-20 settembre 2004 – le speranze, i desideri, i sogni di chi ha smesso soltanto da poco di essere un adolescente. Dopo il calcio-scommesse che ha infangato l’estate del pallone, ecco arrivare sui grandi schermi della Serie A il calcio-scommessa, con tanti giovani su cui puntare. Diciamolo: per gli esperti di Fantacalcio sono proprio queste rivelazioni in nuce, nomi come Bovo o Aquilani, Montolivo o Meghni, la parte più divertente del gioco. Si narra ad esempio che Davide Chiumiento, quest’anno in prestito al Siena dopo i freschi trionfi con la Primavera della Juve, sia stato uno dei più gettonati nella campagna-acquisti di bar e uffici. Forse perché l’etichetta di nuovo Del Piero è risuonata lontana o forse perché a Siena – provincia pronta ad aprirsi ai giovani – l’italo-svizzero con un gettone in Serie A («Contro l’Ancona: emozione grandissima») può compiere il balzo finale verso la notorietà.

martedì 21 novembre 2023

Ferenc HIRZER


È bravo e intelligente – scrive Renato Tavella sul libro “Il romanzo della grande Juventus” –, il suo gioco taglia come rasoiate il campo e va a incidere, con particolare precisione, nelle difese avversarie. I tifosi si rallegrano. La sua capigliatura rosseggiante volteggia sul prato, la testa alta del campione di razza, il tiro saettante e improvviso, il goal come naturale conseguenza. La Gazzella han preso a chiamarlo, per come si muove sulla corsa lineare e potente, volando a pelo d’erba. L’ungherese, non solo si distingueva per le doti di scattista, ma riusciva a fermare l’attenzione dei tifosi anche al termine di ogni sgroppata quando, con noncuranza, estraeva dal pantaloncino un piccolo pettine e, guadagnato un angolo del campo, riordinava la chioma ondeggiante. Manco fosse un attore, come il compagno di squadra Pastore.

lunedì 20 novembre 2023

Kurt HAMRIN


Figlio di un imbianchino, il piccolo Kurt nasce come calciatore già a cinque anni, quando entra nei pulcini dell’AIK Solna, squadra di un sobborgo della capitale svedese Stoccolma. È vispo, astuto e intelligente; sul campo, gli spunta una minuscola cresta dì capelli: da pulcino si trasforma velocemente in galletto. Kurt è sempre l’ultimo a lasciare lo stadio; rivestiti i panni borghesi, si ferma per ore e ore ad ascoltare i racconti degli anziani, che parlano di geni del football emigrati in Italia per formare un trio leggendario, il GRE-NO-LI.

domenica 19 novembre 2023

Angel DI MARIA



Prima di dire sì alla Signora – scrive Ettore Intorcia sul “Guerin Sportivo” del settembre 2022 – si è confrontato a lungo con la sua signora. Perché per Angel Di Maria la famiglia è tutto: quella in cui è cresciuto nella periferia argentina e quella che ha costruito dall’altra parte dell’Oceano. E se dice che la Juve per lui è già casa, c’è da credergli: non è una frase di circostanza, perché lui conosce il valore di quella parola, casa, il suo primo regalo per papà Miguel e mamma Diana quando ha capito di avercela finalmente fatta grazie a quel pallone iniziato a calciare prima ancora di andare a scuola.