mercoledì 19 marzo 2025
Roger MAGNUSSON
martedì 18 marzo 2025
Roberto TRICELLA
Il tamburino convoca rullando a due mani l’attenzione delle case a filo sul vicolo – scrive Carlo F. Chiesa sul “Guerin Sportivo” del 24 giugno 1987 –. Il tamburino è un bimbo colmato da una palandrana lunga fino ai piedi, gli ondeggia in testa il lungo cappello a cilindro di certe favole popolate di nani e fanciulle in fiore. Ascoltate, popolo, udite, udite... La piccola corte dei banditori ch’egli precede e annuncia dispensa polvere di suoni prima di rimpicciolire fino a dileguarsi oltre un’ansa tra spigoli di muri e il respiro immobile dell’acciottolato.
lunedì 17 marzo 2025
Roberto GALIA
Dire cose importanti in perfetto silenzio è un privilegio degli uomini veri – afferma Maurizio Crosetti su “Hurrà Juventus” del maggio 1992 –. Dirle senza urlare, in un calcio ricco di eccessi, è impresa titanica. Eppure, Roberto Galia percorre questo strano mondo da tanti anni ed è riuscito a non cambiare, a non fare deroghe. Il bello è che, la sua, non è l’umiltà un po’ appiccicosa e retorica dei vinti, ma una serenità che deriva dalla piena coscienza dei propri mezzi e dei propri limiti; una «scheda» personale che il centrocampista bianconero tiene a mente e usa come cartina di tornasole della realtà: «Mi conosco, so di non essere un fuoriclasse ma un giocatore prezioso forse sì. Ho cambiato diverse maglie, sono sempre andato d’accordo con i miei allenatori e sempre ho avuto la precisa sensazione di essere utile. Non è poco».
domenica 16 marzo 2025
FIORENTINA - JUVENTUS
FIORENTINA – JUVENTUS 1-2
FIORENTINA: Bandoni; Galdiolo e Longoni; Brizi (dal 45’ D’Alessi), Ferrante e Berni; Ghiandi, Esposito, Mariani, De Sisti e Chiarugi. In panchina: Superchi. Allenatore: Pesaola
JUVENTUS: Tancredi; Spinosi e Furino; Cuccureddu, Morini e Salvadore; Haller, Causio, Anastasi, Capello e Bettega. In panchina: Ferioli e Novellini. Allenatore: Picchi
ARBITRO: Toselli di Cormons
MARCATORI: Ferrante al 22’, Bettega al 36’, Causio su rigore al 49’
sabato 15 marzo 2025
Giuseppe ZANIBONI
venerdì 14 marzo 2025
Fernando VIOLA
giovedì 13 marzo 2025
Edgar DAVIDS
Hanno fatto festa al Milan in questi giorni – afferma Matteo Marani sul “Guerin Sportivo” del 10-16 dicembre 1997 – e non c’entra la vittoria sul Bari, comunque indispensabile per sperare ancora in un miracoloso aggancio all’Inter. A rallegrare gli sconsolati animi di Milanello sono bastate (ogni tempo ha le sue gioie!) due partenze: quelle di Winston Bogarde e di Edgar Davids, la detestata coppia olandese che si era attirata addosso, come una potente e nefanda calamita, il livore di dirigenti, giornalisti e compagni di squadra.
mercoledì 12 marzo 2025
Baldo DEPETRINI
martedì 11 marzo 2025
Giovanni KOETTING
Nella cartolina ufficiale della Juve 1984-85, una di quelle foto di classe dove si fa “cheese” strizzando gli occhi controsole, Giovanni Koetting sta dritto in seconda fila. Il caschetto di capelli biondi e l’aria vagamente fiera spuntano all’incirca fra le costole di Platini e il gomito di Cabrini, più alti di lui, in terza fila. «Adesso sono ancora biondo, ho qualche capello in meno e qualche chilo in più» sorride Giovanni e lo fa per cortesia. «Se pensa all’attacco della Juve nei primi anni ‘80, si rende conto anche lei che era difficile trovare spazio. Adesso magari, con tutte le partite che ci sono da giocare, sarebbe più facile».
lunedì 10 marzo 2025
Dante CRIPPA
Novità a non finire nel Campionato 1962-63 – scrive Gianni Giacone su “Hurrà Juventus” del febbraio 1972 – e quindi perdoni il lettore se ci torniamo sopra; torneo di transizione tra una Juve nobile ma carica di malanni e una nuova e consapevole della propria dimensione, che non e più di squadra «pigliatutto».
domenica 9 marzo 2025
JUVENTUS - ATALANTA
JUVENTUS-ATALANTA 1-0
Juventus: Sarti; Pasetti e Leoncini; Salvadore, Castano e Del Sol; Favalli, Benetti, Anastasi, Haller e Zigoni. In panchina: Anzolin e Roveta. Allenatore: Heriberto Herrera
Atalanta: De Rossi; Poppi e Dordoni; Tiberi, Dotti e Bertuolo; Nastasio, Lazzotti, Clerici, Dell’Angelo e Incerti. In panchina: Cometti e Novellini. Allenatore: Angeleri, squalificato. In panchina Ceresoli
Arbitro: Di Tonno di Lecce
Marcatore: Haller al 75’sabato 8 marzo 2025
JULIO CESAR
Classe 1963, da Bauru, Julio Cesar rinverdisce, tre lustri dopo l’addio di Altafini, la tradizione dei brasiliani importanti della Juventus. Esploso con la maglia verdeoro ai Mondiali messicani del 1986, Julio Cesar strappa un buon contratto in Europa ai francesi del Montpellier e non si capisce come italiani, tedeschi e spagnoli se lo facciano scappare. In Francia, il ragazzo inizialmente patisce il clima e solo dopo un paio di stagioni torna ai livelli del 1986. Quanto basta per richiamare l’attenzione della Juventus appena affidata all’estroso Maifredi, che ha fatto man bassa di campioni all’attacco (Baggio, Hässler, Di Canio) ma che dietro appare piuttosto fragile. In extremis, dunque, arriva il difensore brasiliano: passo felpato, buona visione di gioco, lancio lungo all’occorrenza e un tiro portentoso.
venerdì 7 marzo 2025
Bruno LIMIDO
Arriva da Avellino, – scrive Gianni Giacone su “Hurrà Juventus” del novembre 1984 – come altri personaggi che han fatto la gloria recente della Juventus. Si potrebbe dire che la provenienza, questa provenienza, è di per sé un certificato di garanzia. Ma non sarebbe serio metterla su questo piano, con Bruno Limido, del quale qui parliamo. Perché Limido è ragazzo giovane ma già assai maturato e quindi ben cosciente del ruolo che gli spetta, e che potrebbe spettargli, in prospettiva, nella squadra bianconera. La chiacchierata con Limido parte da orizzonti vasti, quasi praterie, e finisce poi nel particolare, magari secondario, ma comunque utile al lettore per capire il tipo, apprezzarlo, cominciare a misurarlo sulla lunghezza d’onda della squadra.
giovedì 6 marzo 2025
Pierluigi CASIRAGHI
Pierluigi Casiraghi è nato a Monza il 4 marzo 1969 – Fabio Vergnano su “Stampa Sera” del 10 luglio 1989 – e vive con i genitori (il padre lavora al mercato ortofrutticolo di Milano) a Missaglia, in Brianza. Acquistato dal Monza all’età di dieci anni, a sedici venne promosso dalla formazione allievi alla prima squadra che militava in serie B. Il debutto tra i cadetti con la maglia monzese il 20 ottobre 1985 in Arezzo-Monza 1-0. Nella prima stagione di B ha giocato 12 partite segnando 1 gol. Nei due campionati successivi, col Monza in C1, ha segnato 18 gol in 55 partite, contribuendo alla promozione in B e alla vittoria nella Coppa Italia di C. Quest’anno ha segnato 8 gol, ma è stato bloccato per oltre due mesi da un serio infortunio a un ginocchio ed è rientrato in squadra solamente nel mese di maggio. Tra i suoi hobby la musica (Vasco Rossi il suo cantante preferito), le auto veloci e i romanzi di avventura. I suoi modelli nel calcio: Gianni Rivera e Mark Hateley.
mercoledì 5 marzo 2025
Juan Eduardo ESNAIDER
Juan Eduardo Esnaider – scrive Stefano Salandin su “Hurrà Juventus” del febbraio 1999 – ha toccato il suolo di Torino (pardon, Caselle) alle 21 di giovedì 14 gennaio. Era diventato un giocatore della Juventus da poche ore: solo in mattinata, infatti, il suo club, l’Espanyol di Barcellona, e la Juve, avevano raggiunto l’accordo per il trasferimento e lui lo ha ratificato con solerzia ed entusiasmo. Già, niente a che vedere con i capricci di Sukur Hakan, il turco triste, perso nelle sue pretenziose richieste da star supponente, neanche fosse il Maradona dei tempi d’oro.
martedì 4 marzo 2025
Giancarlo ALESSANDRELLI
Ci sono ruoli che sembrano fatti apposta per persone strambe – afferma Gianni Giacone su “Hurrà Juventus” del settembre 1974 –. Strambo non significa incosciente, per carità: ma certo il portiere non è, non può essere proprio come gli altri. Combi, per esempio, era diversissimo: in campo come nella vita. Lo stile del portierissimo del quinquennio non era lo stile di Orsi, di Monti, neppure degli amiconi Rosetta e Caligaris. Era eleganza unita a imperturbabilità, con un pizzico di irrazionalità. Non parliamo, poi, del primo grande portiere del dopoguerra, Sentimenti quarto detto Cochi: qui il ricordo è più recente, soccorre una ricca aneddotica, anche il supporter ricorda certi particolari illuminanti in proposito. Ecco, Sentimenti era forse l’esempio più classico del portiere come “tipo” a parte: carattere specialissimo, agilità felina, riflessi prontissimi, con il pizzico di stramberia rappresentato nella fattispecie dalla vocazione rigoristica e dalle divagazioni all’ala.
lunedì 3 marzo 2025
JUVENTUS - VERONA
26 gennaio 1986 – Stadio Comunale di Torino
JUVENTUS-VERONA 3-0
Juventus: Tacconi; Favero e Cabrini; Bonini Brio e Scirea; Mauro (dall’80’ Pioli), Pin, Serena, Platini e Laudrup. In panchina: Bodini, Caricola, Briaschi e Pacione. Allenatore: Trapattoni.
Verona: Giuliani; Ferroni e Galbagini; Tricella, Marangon (dal 23’ Turchetta) e Briegel; Bruni, Verza, Galderisi, Vignola e Larsen-Elkjær. In panchina: Spuri, Giolo, Gnesato e Roberto. Allenatore: Bagnoli.
Arbitro: Pieri di Genova.
Marcatori: Platini al 49’, Serena al 69’, Laudrup al 71’.
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