giovedì 8 giugno 2023

Alexander MANNINGER


Approda alla Juventus nell’estate del 2008 per la modica cifra di 680.000 euro. È una stagione fortunata per Alex: infatti, a causa dell’infortunio di Buffon, scende in campo per ben ventitré volte. Manninger è un ottimo portiere, molto sicuro nella presa e dal buon piazzamento. Difetta un pochino nelle uscite, soprattutto quelle alte. Comunque sia, la porta bianconera è ben protetta dall’austriaco, che si mette in evidenza, soprattutto, nelle due fantastiche vittorie contro il Real Madrid!

mercoledì 7 giugno 2023

Luca FUSI


Nato a Lecco il 7 giugno del 1963, esordisce, nemmeno diciannovenne, in Serie A, con il Como. La sua carriera si snoda vestendo anche le maglie della Sampdoria (con cui vince la Coppa Italia del 1988), del Napoli (vincendo la Coppa Uefa del 1989 e lo scudetto del 1990) e del Torino (dove conquista la Coppa Italia del 1993), prima di approdare alla Juventus.

martedì 6 giugno 2023

Jonathan BACHINI


MASSIMO DE MARZI, DA “HURRÀ JUVENTUS” DEL LUGLIO 1999
Per lui garantisce un grandissimo come Franco Causio, che nella Juve ha scritto pagine memorabili e che oggi, come team-manager dell’Udinese, ha avuto modo di apprezzare le doti di questo giovane tornante destro. E il Barone è uno che di ali se ne intende...

lunedì 5 giugno 2023

COLPA DEL BIONDO

 

Belgrado, 30 maggio 1973: La Juventus ha appena perso la finale della Coppa dei Campioni, sconfitta dall'Ajax vincitutto di quegli anni. I giocatori bianconeri sono particolarmente abbacchiati e, incalzato dai giornalisti, a uno di essi scappa questa accusa: «Se abbiamo perso la colpa è anche del biondo».

A chi si riferisce? I biondi in squadra sono quattro: Haller, Marchetti, Morini e Altafini. Ma il tedesco ha giocato solamente l'ultima mezzora, difficile ritenerlo colpevole per la sconfitta! Marchetti e Morini sono due difensori; tra l'altro Morgan ha giocato molto bene, riuscendo a mettere la museruola al grandissimo Cruijff. Rimane Altafini: è vero che Josè ha fallito qualche occasione di troppo, ma è abbastanza per un'accusa così pesante?

Questo libro racconta la storia di quella sfortunata Coppa dei Campioni edizione 1972-73. Dal primo turno contro l'Olympique Marsiglia fino alla finale contro i Tulipani.

Il lettore potrà trovare interviste, foto, cronache delle partite, ricordi.

Ma rimane il mistero. Chi è quel biondo? Forse qualcuno molto (troppo) in alto?


Silvio LONGOBUCCO


«Difficile inquadrare questo giovinotto, persuaderlo che non avesse nemici come ostinatamente credette fin dal suo affacciarsi nella Juve scudettata del pacioso boemo. Quanto lungo il passo da Terni romita a Torino austera e crudele; e l’emulazione, lotta al coltello tra sorrisi e mugugni con i colleghi per il posto in squadra, lo vide sconfitto. Terzino con sinistro e scatto rapace, saprà recuperare moderando gli impulsi nativi. Curando il destro attingerà la completezza tecnica», così lo descriveva il sommo Vladimiro Caminiti.

domenica 4 giugno 2023

UDINESE - JUVENTUS


25 novembre 1984 – Stadio Friuli di Udine
UDINESE-JUVENTUS 0-3
Udinese: Brini; Galparoli e Cattaneo; F. Rossi (dal 46’ Miano), Billia e De Agostini; Mauro, Gerolin, Selvaggi, Criscimanni e Montesano. In panchina: Fiore, Papais, Dominissini e Tesser. Allenatore: Vinicio.
Juventus: Bodini; Caricola e Cabrini, Bonini, Favero e Scirea; Briaschi, Tardelli (dall’87’ Limido), Vignola, Platini e Boniek. In panchina: Tacconi, Prandelli e Koetting. Allenatore: Trapattoni.
Arbitro: D’Elia di Salerno.
Marcatori: Platini al 1’ e al 27’, Briaschi all’88’.

sabato 3 giugno 2023

AMAURI


GIULIO SALA, “HURRÀ JUVENTUS” DEL LUGLIO 2008
8 dicembre del 2007 va in scena Palermo-Fiorentina. Al 17’ del primo tempo, Amauri è sulla tre-quarti avversaria. Di testa spizzica il pallone, che si impenna e compie una parabola morbida, destinata a scendergli sul piede. La cosa più semplice sarebbe controllare la palla o toccare all’indietro verso un compagno e far salire la squadra. Amauri però ama le cose utili e le cose utili non sempre sono semplici. Così, quando il pallone sta ancora cadendo, alza il destro e tocca al volo verso Miccoli (che segnerà l’1-0). E mentre lo fa, non guarda verso la porta ma gira la testa platealmente dalla parte opposta, indietro, mentre là davanti il suo pallone vale oro. Un gesto che comincia la sua storia. «Sono arrivato in Italia a 20 anni, completamente sconosciuto, con un unico sogno: giocare in una grande squadra. Ci ho messo otto anni, ma alla fine ce l’ho fatta».

venerdì 2 giugno 2023

Massimo STORGATO


Negli anni Cinquanta il Veneto è ancora una regione d’emigranti e non di piccoli-grandi industriali. Di soldi ce ne sono pochi e le famiglie del padre (dieci fratelli) e della madre (cinque) di Storgato si stabiliscono a Casale Monferrato. Poi, quando arriva il posto alla Fiat, Mariano Storgato va a Torino con la moglie Apollonia e il figlio. Sono gli anni del boom, la Fiat mette il paese su quattro ruote e papà Mariano pone i blocchi di acciaio negli altoforni, dopo averli sollevati con la sua gru: «Tornava a casa che sembrava reduce da una sauna».

giovedì 1 giugno 2023

Roberto SOLDA'


«So che Scirea ha avuto parole di elogio nei miei confronti – racconta poco dopo il suo approdo a Torino nell’estate del 1986 – come lui, anch’io in Serie C ho giocato da mezzala e solo dopo mi sono trasformato in libero. Spero di poter disputare qualche partita, ma non sarà facile trovare spazio perché Gaetano non si discute. Non vorrei però trascorrere un intero anno in panchina perché allora sarebbe una stagione persa. Come libero mi ritengo abile a impostare il gioco, non solo a romperlo. Però questa sarà una novità per me, abituato soprattutto a non scoprire la difesa. Perché a Bergamo giocavamo soprattutto per salvarci e far bene in una squadra come l’Atalanta è abbastanza facile. Alla Juventus le ambizioni sono diverse: non ci si può accontentare del risultato, bisogna anche dare spettacolo. Non ho avuto problemi a inserirmi nel nuovo ambiente e con Marchesi mi sono subito trovato a mio agio. Gli allenamenti non sono neppure molto pesanti. A Bergamo, con Sonetti, ero abituato a un lavoro più duro, maggiormente impostato sul fondo. Qui l’obiettivo della squadra non è uno solo come lo era per l’Atalanta, noi ci dovremo impegnare su più fronti ed è quindi logico che il carico di lavoro sia distribuito diversamente».

mercoledì 31 maggio 2023

Jocelyn BLANCHARD


Dalle storiche spiagge di Dunkerque, dove è cresciuto calcisticamente, alla Juventus – scrive Franco Badolato, su “La Stampa” del 23 maggio 1998 –. Sbarca in piazza Crimea il primo rinforzo in vista della stagione ‘98-99. È Jocelyn Blanchard, centrocampista che giovedì prossimo compirà 26 anni. È nato in un paesino vicino a Lille, nelle ultime quattro stagioni ha giocato nel Metz, squadra che è finita al secondo posto nel campionato transalpino. È costato 18 milioni di franchi, poco più di 5 miliardi; ha firmato un contratto quadriennale per mille milioni a stagione. Entro fine mese verrà annunciato anche l’acquisto del difensore croato Igor Tudor, 20 anni, già in ritiro con la nazionale di Boksic e Boban.

martedì 30 maggio 2023

Thomas HASSLER


Talvolta gli uomini piccoli, diceva Napoleone, lasciano una lunga ombra – sostiene Maurizio Crosetti su “Hurrà Juventus” del gennaio 1991 –. E lui di questa materia se ne intendeva... È certo il caso di Thomas Hässler, uomo-copertina del primo Hurrà ‘91, un metro e 65 centimetri di bravura mostruosa: un tedesco in miniatura che vuole proiettare la sua ombra bianconera sul campionato. Insieme a Baggio è la mente creativa della nuova Juve-champagne. Ma Thomas le bollicine preferisce farle solo in campo: non ama la vita troppo «frizzante», nonostante l’abbia frequentata negli anni di una tumultuosa adolescenza.

lunedì 29 maggio 2023

HERNANES


Hernanes saluta la maglia della Juve numero undici – si legge sulla pagina Facebook de “Lamagliadellajuve” del 10 febbraio 2017 – il brasiliano si è accasato all’Hebei China Fortune, che per assicurarselo ha versato nelle casse bianconere otto milioni di euro più due di eventuali bonus. In questo, caso, la Cina ci è stata vicina: bene così. La tifoseria non lo rimpiangerà, poco ma sicuro. Il suo acquisto, avvenuto all’ultimo respiro del mercato estivo 2015, non generò alcun entusiasmo: ai tempi del suo passaggio in neroazzurro si era lanciato in dichiarazioni un po’ ardite nei confronti dell’Inter, che aveva definito «Un club onesto, mai sceso in Serie B e mai coinvolto in scandali»... (soprassediamo). Dichiarazioni indirettamente poco intonate con un suo ipotetico futuro in bianconero: un futuro che nemmeno lui aveva potuto immaginare.

domenica 28 maggio 2023

JUVENTUS - MILAN


18 novembre 1962 - Stadio Comunale di Torino
JUVENTUS-MILAN 1-0
Juventus: Anzolin; Castano e Salvadore; Emoli, Leoncini e Sarti; Crippa, Del Sol, Miranda, Sivori e Stacchini. Allenatore: Amaral.
Milan: Ghezzi; David e Radice; Pivatelli, Maldini e Trapattoni; Del Vecchio, Sani, Altafini. Rivera e Barison. Allenatore: Rocco.
Arbitro: Jonni di Macerata.
Marcatore: Sivori al 36’.

sabato 27 maggio 2023

Zoran BAN


Nel piccolo mondo di Zoran Ban – scrive Vittorio Oreggia su “Hurrà Juventus” del novembre 1993 – non c’è spazio per i progetti ambiziosi, i sogni gettati oltre il confine della logica, il lusso sfrenato del calcio miliardario. Nel mondo di questo giovane croato di Rijeka, arrivato alla Juve per caso e non per caso riconfermato, esistono soltanto le scoperte quotidiane di una dimensione umana e professionale del tutto nuova. Non ha ancora i vizi della star, Zoran, e probabilmente non li avrà mai. Perché è un ragazzo semplice dentro e fuori, perché la sua è una corsa a ostacoli contro lo scetticismo, perché prima di guardare avanti preferisce voltarsi indietro. È uno di quei personaggi, Ban, a cui il passato ha lasciato parecchio in eredità. E a cui il presente sta offrendo altrettanto.

venerdì 26 maggio 2023

Luca TONI


GIULIO SALA, DA “HURRÀ JUVENTUS” DEL FEBBRAIO 2011
«La Juve è un sogno». Sentire queste parole da un tifoso, o da un giocatore alle prime armi, appare scontato e quasi non fa più effetto. Se a pronunciarle però è uno che ha alzato la Coppa del Mondo, ha vinto la Scarpa d’Oro, è stato due volte campione di Germania, capocannoniere in Bundesliga, in Serie A e, per non farsi mancare nulla, anche in B, beh, effetto né fa, eccome.

giovedì 25 maggio 2023

Gaetano SCIREA


Nasce a Cernusco sul Naviglio il 25 maggio 1953. Comincia la sua strada di calciatore nel ruolo di punta, anzi, di centrattacco. Dopo aver giocato sempre nel ruolo di attaccante nei ragazzi della squadra del San Pio X, firma il primo cartellino per i colori dell’Atalanta. È un suo amico, Crinella, a portarlo a Bergamo per un provino. Il dottor Brolis, addetto al settore delle giovanili neroazzurre, gli fa firmare il cartellino: Gaetano ha quattordici anni. Sotto la guida di Capello e Castagner, Scirea è utilizzato in prevalenza all’attacco, qualche volta ala e qualche volta interno. Come interno gioca due stagioni nella Primavera della squadra orobica. Benino, ma senza squilli di fantasia: «Capello mi ha salvato! Ero, infatti, sul punto di lasciare il calcio. Credevo di aver sbagliato mestiere; mi sembrava di essere un fallito».