lunedì 27 ottobre 2025

Matias SOULE'

 

Una ventina di presenze appena e una rete, contro la Sampdoria il 12 marzo 2023. Troppo poco per quello che doveva essere un punto di riferimento per la Juve futura e si è invece trasformato in poco più di una meteora.

LELIO DONATO, DA GOAL.COM DEL 6 APRILE 2025
La Juventus porta Soulé in Italia a soli sedici anni, strappandolo agli argentini del Velez. Dopo aver mosso i primi passi con l'Under-17 e con la Primavera, a partire dalla stagione 2021-22, entra a far parte della Juventus Next-Gen dove mostrerà lampi di un talento purissimo. Tanto che nella stagione 2022-23 Soulé fa già la spola tra Under-23 e prima squadra. In realtà però in bianconero l'argentino non troverà mai troppo spazio o viene schierato fuori ruolo con Allegri che lo prova come esterno destro a tutta fascia, senza grandi risultati. «Sono stato cinque anni alla Juventus, ero un ragazzino sedicenne. Un passaggio che mi ha aiutato molto. Che permette a un giovane di crescere agonisticamente e umanamente in modo più graduale. Dalla Primavera alla prima squadra si notava la differenza tra le due categorie. Giocando in Serie C, in autentiche battaglie contro giocatori esperti, sono molto migliorato fisicamente e tecnicamente», ha ricordato Soulé qualche giorno fa a “La Stampa”.
Nella scorsa stagione la Juventus decide di girare il classe 2003 al Frosinone, dove si trasferisce in prestito secco. L'intenzione è quella di valutare Soulé in Serie A prima di prendere una decisione sul suo futuro e puntare eventualmente su di lui. Il talento argentino parte fortissimo, segnando addirittura sei gol nelle prime undici giornate di campionato. Le cose in realtà vanno bene fino a febbraio, prima di un vistoso calo con Soulé che realizza una sola rete nelle ultime quindici. L'argentino chiude così la sua stagione con undici goal e tre assist in 36 presenze, non abbastanza per evitare la retrocessione del Frosinone all'ultima giornata.
Una volta rientrato a Torino, Soulé parte per il ritiro agli ordini di Thiago Motta ma la Juventus ha già preso la sua decisione. L'argentino non rientra nel progetto, o meglio va sacrificato per arrivare ai principali obiettivi di mercato. Una decisione maturata già a gennaio. «Ero di proprietà della Juventus e pensavo di tornare in bianconero. Durante il mercato di gennaio comunicarono che mi dovevano vendere per incassare soldi, forse a una squadra araba. Quella trattativa non si è concretizzata, ma quando sono partito per il ritiro estivo sapevo già che sarei dovuto andare via», ha svelato a “La Stampa”.
In realtà Thiago Motta apprezzava le qualità di Soulé e lo avrebbe trattenuto volentieri, ma le mancate cessioni di alcuni esuberi hanno accelerato l'addio dell'argentino. Una stima confermata dall'ex Frosinone: «Motta scherzava molto con me. Mi diceva di rimanere, ma sapeva la situazione».
A un certo punto, la scorsa estate, su Soulé piomba il Leicester che sembra vicinissimo. L'argentino però punta i piedi e dice no al club inglese, spingendo per il trasferimento alla Roma dove ritroverebbe i connazionali Paredes e Dybala. «Giocare insieme a Dybala era un sogno che avevo da piccolo, quando in Argentina vedevo la Serie A in TV. I miei idoli erano Paulo, Aguero e Tevez. Alla Juve ci siamo incrociati e mi ha anche aiutato», ha ricordato Soulé.
Alla fine così Juventus e Roma si siedono al tavolo e trovano la quadra: Soulé passa in giallorosso a titolo definitivo, i bianconeri incassano a fronte 25,6 milioni, pagabili in quattro esercizi, oltre a premi variabili fino a un massimo di quattro milioni. Ma soprattutto l'operazione genera una plusvalenza di 22,4 milioni.

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