mercoledì 22 giugno 2022

Merih DEMIRAL

 

«Dopo due anni in bianconero, ora è arrivato il momento di salutare Torino. Due anni fa mi avete accolto come un vostro fratello. Dal primo momento mi sono sentito a casa. La qualità dello staff e dei giocatori con cui ho avuto modo di giocare e lavorare è stata sorprendente. Sono orgoglioso di tutte le cose che abbiamo raggiunto insieme. Grazie a tutte le persone che lavorano o hanno lavorato nel club. Alla fine sono così felice di aver condiviso questi momenti eccezionali con la mia famiglia della Juve. Sarete sempre nei miei ricordi. Grazie e in bocca al lupo Juventus».

IL SALUTO DEL SITO UFFICIALE BIANCONERO
Merih Demiral andrà a giocare la prossima stagione in prestito all'Atalanta. Il difensore turco, classe 1998, lascia la Juventus dopo due stagioni e si prepara a vivere un'esperienza a Bergamo. 
Arrivato alla Juve nell'estate 2019, primo turco della storia del club, Merih, in un reparto ricco di campioni, ha saputo ritagliarsi i suoi spazi con forza ed energia e in ognuna delle sue 32 presenze in bianconero ha dato tutto, esaltando i tifosi con i suoi interventi e con lo spirito di chi non molla mai e combatte fino alla fine.
Quello spirito, quella voglia di vincere, sono stati evidenti in ogni chiusura difensiva, in ogni esultanza condivisa e anche nei momenti più difficili, superati sempre insieme. Affidabile in campo quanto importante al di fuori del rettangolo verde come uomo spogliatoio, costantemente in prima fila nel celebrare i successi della squadra e dei compagni, oggi saluta la Juventus.
La saluta dopo aver vinto tre trofei: una Serie A, nella stagione 2019/20 (la sua prima con la nostra maglia), una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, entrambe conquistate nell’ultima stagione nelle due finali di Reggio Emilia.
Grazie di tutto, Merih, e in bocca al lupo per le tue prossime avventure!

GIORDANO STRAFFELLINI, DA JUVENTIBUS.COM DEL 4 AGOSTO 2021
La notizia di mercato Demiral girava da tempo. Dalla Continassa filtravano voci di un giocatore scontento, e di una società pronta a fare una corposa plusvalenza. Demiral seguito da molti club di media fascia, fra cui il Borussia Dortmund e qualche inglese, lascerà la Juventus per accasarsi all’Atalanta. Il popolo bianconero è disorientato. Gli orobici stanno per perfezionare la cessione di Romero al Tottenham per la cifra monstre di 55 milioni di euro. Il tutto dopo avere riscattato il giocatore proprio dalla Juventus alla modica cifra di 16 milioni bonus compresi.
La sensazione al momento è quella che i bergamaschi stiano per compiere una seconda operazione perfetta di mercato ai danni dei bianconeri. Ancora una volta la Juventus cede un giocatore potenzialmente molto forte, giovane classe 1998, con il rischio di perdere un altro potenziale crack. Che alla Continassa stiano impazzendo definitivamente? Proviamo a ragionare assieme, visto che gli acquisti così come le cessioni vanno contestualizzate nel momento in cui vengono effettuati. Frase cavallo di battaglia sia del presidente Agnelli che di Fabio Paratici nella conferenza di addio dell’ex DG. L’acquisto di Romero in bianconero nel 2019 non nasce da un’esigenza tecnica, bensì dalla necessità di piazzare alcuni esuberi in rosa non funzionali al progetto e con ingaggi abbastanza elevati, si tratta di Sturaro, Favilli e Perin. In pratica la Juventus valuta i tre giocatori 24,5 milioni di euro, cedendoli al Genoa e ottenendo in cambio il cartellino di Romero a 26 milioni di euro.
L’argentino viene lasciato in prestito al Genoa per l’anno successivo. La sua stagione è a dir poco deludente. Così quando si presenta l’occasione Kulusevski, il difensore viene inserito nella trattativa con l’Atalanta per l’acquisto dello svedese. In pratica abbinando il cartellino di Romero a quello di Muratore la Juve si assicura lo svedese con un esborso di 4/5 milioni di euro.  In quel momento l’operazione è perfetta. L’esplosione di Romero è tutto merito del Gasp. L’ottimo campionato e la vittoria della coppa America da parte dell’argentino ne fanno schizzare il valore a 55 milioni di euro. Brava l’Atalanta che lo ha saputo valorizzare bene. Fosse rimasto alla Juventus avrebbe avuto le stesse possibilità di crescita? Avrebbe potuto sbagliare le stesse partite come nell’Atalanta? La risposta l’abbiamo in Demiral. Parte bene con Sarri, poi un gravissimo infortunio al ginocchio contro la Roma ne blocca di fatto la crescita.
Il rientro con Pirlo viene gestito tutto sommato bene, ma il turco non fa una buona annata. L’apice negativo in bianconero il rigore ingenuo col Porto, che costa molto probabilmente la qualificazione ai quarti della Juventus. L’Europeo di Demiral poi è un autentico disastro, fra autogol personali ed errori di reparto quella della Turchia è la peggior difesa della competizione. Demiral che a bilancio pesa 10,8 milioni quest’anno, l’anno prossimo 7,4 verrà ceduto in prestito con eventuale riscatto per una cifra che oscilla fra i 30 e i 35 milioni di euro. Quindi la domanda che bisogna porsi oggi è: giusto fare una plusvalenza di 20/25 milioni di euro sul turco? Giusto tenere in rosa un giocatore che nell’ultimo anno dopo il grave infortunio al ginocchio non è riuscito a mettere insieme più di 7/8 presenze causa continui stop muscolari? Giusto puntare su un giocatore che viene da un’annata molto negativa? La risposta va data oggi.
Poi fra uno due anni se Demiral si rimette fisicamente e diventa un altro crack non lamentiamoci, la Juve può permettersi di aspettare oggi questo giocatore? Uno che pretende un posto da titolare? Che appena non gioca si lamenta? Nel contesto attuale la cessione di Demiral ci sta, si può eventualmente discutere sulla formula, sull’obbligo di riscatto o meno. Sul continuare ad avere un minimo di controllo sul futuro del giocatore. Ma per il rendimento dell’ultimo anno e mezzo di Demiral la cessione con plusvalenza reale cash di 25/30 milioni è un’operazione ineccepibile.

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