«Villoso venezianino – scrive Caminiti – non riuscì a coprire molto il ruolo nella Juventus e ne fu scartato. Riprendeva a correre con discreti risultati in provincia, chiudendo alla Spal da libero». Gianfranco Bozzao arrivò alla Juve, via Ferrara, nell’estate del 1961 in cambio di Cervato e della comproprietà di Dell’Omodarme. Terzino tutto mancino, non riesce a ottenere la fiducia dell’allenatore Carlo Parola che gli preferisce Benito Sarti. Bozzao scende in campo raramente e quasi sempre in Coppa dei Campioni, manifestazione nella quale la Juventus era solita schierare le riserve. Al termine del campionato, Gianfranco ritorna alla Spal.
venerdì 18 agosto 2017
Gianfranco BOZZAO
«Villoso venezianino – scrive Caminiti – non riuscì a coprire molto il ruolo nella Juventus e ne fu scartato. Riprendeva a correre con discreti risultati in provincia, chiudendo alla Spal da libero». Gianfranco Bozzao arrivò alla Juve, via Ferrara, nell’estate del 1961 in cambio di Cervato e della comproprietà di Dell’Omodarme. Terzino tutto mancino, non riesce a ottenere la fiducia dell’allenatore Carlo Parola che gli preferisce Benito Sarti. Bozzao scende in campo raramente e quasi sempre in Coppa dei Campioni, manifestazione nella quale la Juventus era solita schierare le riserve. Al termine del campionato, Gianfranco ritorna alla Spal.
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