sabato 1 ottobre 2016

Ludwig WEBER

1905: lo svizzero Weber lavora nell’industria tessile di Alfredo Dick e, come i connazionali e gli scozzesi della ditta, passa i fine settimana a giocare a calcio con gli ex-studenti del liceo D’Azeglio. Dotato di tecnica non eccelsa, limita a poche apparizioni il suo contributo alla prima squadra, giocando invece con continuità nelle riserve. Che, addirittura, batteranno i titolari nella sfida giocata a conclusione del campionato.
Scrive Caminiti, nel suo libro “Juventus 70”: «Il terzino si chiamava Weber, aveva una fabbrica di lucignoli, morì in montagna durante un’escursione con la guida Kind».

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