Si dovrebbe fare subito un collage con i titoli dedicati al Pablito edizione Mondiali e questi che riguardano il processo delle scommesse e il più popolare dei calciatori accusati. I Pindaro delle cronache sportive si sono improvvisamente mutati in pubblici accusatori e c’è una voglia matta in giro di credere ciecamente al gatto e alla volpe, voglio dire ai due collodiani eroi della lusinga e dell’estorsione. Chi di noi non conosce Pinocchio e il capitolo diciannovesimo, che narra del burattino derubato delle sue monete d’oro e che per castigo si busca da un gorilla togato quattro mesi di prigione? In quel paese, il paese di Acchiappacitrulli, i malandrini erano in libera uscita e gli onesti dentro. E per ottenere la libertà, Pinocchio disse al carceriere “sono un malandrino anch’io”. Scusami, Pablito, se t’ho paragonato a Pinocchio, ma questo popolo di santi, di poeti e di fruttivendoli le parabole del Collodi le conosce a meraviglia e sa che al gatto e la volpe spetta una pessima fine. Certo, un po’ leggerino e scavezzacollo lo sei stato. Qualche Lucignolo lo devi avere incontrato, in quanto il mondo del calcio è pieno di Lucignoli. Riconoscilo: verso il Paese dei Balocchi, almeno in sogno, ci sei andato.
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