Norberto Neto e la Juventus si salutano – si legge sulla pagina Facebook de La Maglia della Juve, il 7 luglio 2017 – il portiere brasiliano è stato ingaggiato dal Valencia per sei milioni di euro più bonus. Il club spagnolo ha blindato l’oramai ex juventino con una clausola da 80 milioni di euro, mostrando grande convinzione nell’operazione. Il biennio trascorso sotto la Mole dall’estremo difensore mineiro può considerarsi positivo.
venerdì 18 luglio 2025
giovedì 17 luglio 2025
Umberto MALVANO
Nato a Moncalieri il 17 luglio 1884 – ricorda Renato Tavella – figlio di Alessandro, assessore della città di Torino, spicca trai ginnasiali del D’Azeglio come uno dei promotori più accalorati all’idea Juventus. Nel gioco si distingue come abile avanti e milita da titolare fino al 1904. Partito per il servizio militare, non partecipa alla vittoria del primo campionato. Invitato in quel periodo a giocare nel Milan, con i rossoneri vince il titolo 1906. Tornato a casa, ritorna a vestire la maglia bianconera fino allo scoppio della Grande Guerra. Negli anni Venti viene nominato tra i vicepresidenti della Federazione Gioco Calcio.
mercoledì 16 luglio 2025
Alberto AQUILANI
«Sarà un anno decisivo». Alberto Aquilani ha il dono della sintesi – scrive Giulio Sala su “Hurrà Juventus” del settembre 2010 – e con quattro semplici parole spiega nel modo migliore quanto sia importante la nuova stagione. Per la Juventus, certo, chiamata a tornare tale, ma anche per se stesso. Perché Alberto, in bianconero, ha l’occasione di ricordare a tutti quanto sia preziosa la sua classe e quanto sia folle per il calcio italiano lasciare che giocatori del suo calibro emigrino. La scorsa estate, in effetti, il suo passaggio dalla Roma al Liverpool era suonato quasi come una resa del nostro movimento di fronte allo strapotere delle sterline inglesi. Ora, il suo ritorno nel Bel Paese ha il sapore del riscatto.
martedì 15 luglio 2025
Marco DI VAIO
Attaccante molto veloce, ficcante e dotato di un tiro molto potente e preciso, viene acquistato dalla Juventus, nell’ultimo giorno del calciomercato edizione 2002. Proviene dal Parma, proprio pochi giorni dopo aver giocato e segnato alla Vecchia Signora nella finale della Supercoppa Italiana: «Eravamo a Tripoli. Nel primo tempo meglio loro e 1-0 di Del Piero, poi siamo usciti noi ed io ho fatto un gran secondo tempo, ma ancora Del Piero ha fatto 2-1. Si diceva che dovessi andare all’Inter, dopo che Ronaldo era stato ceduto al Real, ero convinto, invece mi chiamò il mio agente Alessandro Moggi e mi disse che mi aveva preso la Juve».
lunedì 14 luglio 2025
Giorgio MASTROPASQUA
Ventidue anni e tre stagioni di onorato servizio in terra umbra – scrive Gianni Giacone su “Hurrà Juventus” del novembre 1973 – questo il curriculum che Giorgio Mastropasqua può vantare, al suo ritorno in casa bianconera. Un ritorno per nulla sommesso, se vero è che il suo nome più volte ricorse nelle cronache del precampionato juventino, e segnatamente dei giorni duri dei primi allenamenti a Villar Perosa.
domenica 13 luglio 2025
Giorgio STIVANELLO
Giorgio Stivanello – scrive Angelo Caroli su “Hurrà Juventus” del febbraio 2001 – è una delle pedine su cui il dottor Umberto Agnelli tenta di ricostruire la Juve ingrigita nell’epoca dei “Puppanti”. I giovani sono volenterosi e pieni di speranze, ma non sono smaliziati e non possono puntare in alto. Nell’estate del 1956 il dottore preleva dal Padova un’ala sinistra veloce e puntigliosa. Ha la pelle talmente scura che se indossa un caffettano lo si scambia per un tunisino che porta a spasso un branco di dromedari. Anche i capelli sono neri e perfino gli occhi, che fissano come setter smaniosi.
sabato 12 luglio 2025
Christian VIERI
«Un giorno Moggi mi chiama a rapporto: entro nel suo ufficio e trovo il mio procuratore e Bettega. Il Direttore, con i suoi modi tranquilli e gli occhi semichiusi, dice che è pronto ad aumentarmi l’ingaggio, ma che non può andare oltre i due miliardi di lire a stagione. L’Atletico Madrid offre tre miliardi e mezzo. “Si va in Spagna”, dico. E la riunione finisce all’istante. Lo ammetto, decisi guardando solo il portafogli. Potendo tornare indietro, sarei rimasto».
venerdì 11 luglio 2025
Luigi FORLANO
«Bomber ante litteram – ricorda Renato Tavella – si esibisce nella primissima squadra che si cimenta al Valentino. Forte e irruente come un toro, è insostituibile avanti della squadra vincitrice il primo scudetto 1905. Irresistibile quando è in giornata. Generoso sempre. Nel corso della Grande Guerra parte all’assalto alla testa dei suoi bersaglieri e di lui non si sa più nulla».
giovedì 10 luglio 2025
Paolo DI CANIO
Tutto cominciò con un polsino – scrive Francesca Sanipoli sul “Guerin Sportivo” del 18 luglio 1990 –. Fu dopo una partita col Cesena che Paolo Di Canio se lo strappò e lo lanciò in aria con rabbia: «Era soltanto un gesto di disappunto, non c’era polemica, non era indirizzato verso nessuno» ricorda «ma fu sufficiente per nascere un caso. Nel giro di poche ore si parlò di rimandarmi a giocare nella Primavera della Lazio, di farmi una multa di dieci milioni... È stato allora che ho capito che era venuto il momento di cambiare aria».
mercoledì 9 luglio 2025
Gianluca VIALLI
La villa dei Vialli, a Cremona, tutti chiamano ancora Castello. Perché sono ricchi, i Vialli. Vecchia storia: «Quello è il figlio di un miliardario», dicevano. Allora, Gianluca si infastidiva e la madre Maria Teresa smentiva: «Borghesi, ecco che cosa siamo. Diciamo che stiamo bene, non ci lamentiamo di certo. Mio marito lavora ed ha 5 figli grandi: come potrebbe essere ricco? Gianluca ha un modo di fare elegante che non dipende dai soldi, ma dalla tradizione di una famiglia della quale fanno parte ingegneri, professionisti ed anche un rettore universitario».
martedì 8 luglio 2025
Christian ABBIATI
lunedì 7 luglio 2025
Giuseppe CORRADI
domenica 6 luglio 2025
Giancarlo MAROCCHI
sabato 5 luglio 2025
Giuseppe FURINO
venerdì 4 luglio 2025
giovedì 3 luglio 2025
Karl Aage HANSEN
Gli aeroporti – scrive Alberto Fasano su “Hurrà Juventus” del marzo 1975 – sono quasi sempre luoghi di incontri piacevoli e imprevisti. In quello di Copenaghen, all’improvviso, mi sono trovato faccia a faccia con quel simpaticone di Karl Hansen, il danese che nella stagione 1950-1951 era stato acquistato dalla Juventus per conferire maggior nerbo a una linea attaccante già tanto ricca di stile e di classe. Martino, l’argentino, era rimasto soltanto un anno: era arrivato, aveva dato formidabili saggi delle sue virtù calcistiche, poi era tornato in Sud America con la sua biondissima ed esigentissima moglie.
mercoledì 2 luglio 2025
Riccardo CARAPELLESE
Gli bastavano, quando era in vena, il suggerimento di un mediano, il lancio di un terzino, una qualsiasi situazione tattica favorevole, per farlo diventare un cavallo grigio della squadra, cioè un destriero di pelo insolito che gli scommettitori avveduti degli ippodromi non trascurano mai, pena le conseguenze amare della sorpresa. Sorprendente e inatteso era il modo con il quale Carappa era solito impostare la sua azione, prettamente individuale. Uncinava il cuoio con uno stop sicuro ed efficace; in un baleno valutava la situazione, misurava la distanza e contava gli avversari. La sua manovra non obbediva mai a regole fisse, a schemi didattici; nasceva, viveva e si concludeva al puro stato di invenzione e proprio per questo risultava irripetibile e imprevedibile.
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