5 novembre 2017 – Allianz Stadium di Torino
JUVENTUS-BENEVENTO 2-1
Juventus: Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini e Alex Sandro; Matuidi e Marchisio; Cuadrado (dall’81’ Bernardeschi), Dybala (dall’87’ Bentancur) e Douglas Costa (dal 78’ Mandžukic); Higuaín. In panchina: Buffon, Pinsoglio, Barzagli, Höwedes, Lichtsteiner, Asamoah, Khedira e Sturaro. Allenatore: Allegri.
Benevento: Brignoli; Venuti, Dijmsiti, Antei, Di Chiara e Lazaar (dal62’ Lombardi); Chibsah, Viola e Cataldi (dall’87’ Parigini); Ciciretti; Armenteros (dal 70’ Coda). In panchina: Belez, Gravillon, Gyamfi, Letizia, Del Pinto, Mamushaj, D’Alessandro, Kanoute e Puscas. Allenatore: De Zerbi.
Arbitro: Abisso di Palermo.
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Stava succedendo davvero. Il Benevento delle 11 sconfitte in 11 giornate, in trasferta nel campo più inespugnabile dell’ultimo lustro, ha fatto tremare la Juve per oltre un’ora di gioco. Il mancino di Amato Ciciretti, sotto gli occhi di Dybala, resterà un momento indelebile di questo campionato… e non solo.
La Juventus reduce da tre vittorie consecutive ospita il Benevento, ancora a 0 punti dopo 11 partite giocate. Allegri manda in porta Szczesny concedendo a Buffon un turno di riposo: in difesa spazio a De Sciglio (prima volta da titolare in campionato) e Rugani. Nella linea dei tre rifinitori ci sono Cuadrado e Douglas Costa a dare una mano a Dybala, con Mandzukic che si accomoda in panchina. Il Benevento di De Zerbi si schiera con un 3-5-1-1 che in avanti si affida al talento di Ciciretti (che non era partito titolare contro la Lazio), a supporto dello svedese Armenteros.
All’Allianz Stadium si festeggiano i 120 anni di storia della Juventus, che per l’occasione riaccoglie anche Claudio Marchisio dal primo minuto: il centrocampista cresciuto proprio nelle giovanili bianconere non partiva titolare in campionato dalla prima giornata (era il 17 agosto, contro il Cagliari). Divisa celebrativa “vintage” per la Juventus, che scende in campo con una maglia senza scritte e sponsor, che presenta solamente i numeri sulla schiena.
Il primo quarto d’ora di gioco conferma le aspettative, quelle di una partita a senso unico. Nel giro di due minuti Douglas Costa sbatte due volte sul palo (il primo legno in realtà è un quasi autogol di Brignoli) illudendo l’Allianz Stadium di potersi godere una partita in pieno controllo. Ma poco dopo arriva il lampo degli ospiti: è il 19’ e una punizione di Amato Ciciretti gela Szczesny e tutti i bianconeri.
Per il Benevento si tratta di un’impresa. La Juve, in questo campionato, era sempre passata in vantaggio, in tutte le partite (unica squadra della Serie A). La novità di trovarsi sotto, per mano dell’unica squadra sempre sconfitta, inchioda i bianconeri che provano a reagire ma trovando sempre un muro nell’area dei campani. La porta di Brignoli sembra stregata, Dybala non riesce a inquadrare la porta e Cuadrado spara a salve. Il primo tempo si chiude con il Benevento in vantaggio.
Allegri affronta la ripresa confermando l’XI iniziale e vede la luce grazie a Higuain, che trasforma in oro un assist di Matuidi che tiene in vita un bel cross dalla destra di De Sciglio: il Pipita mette il pallone sotto l’incrocio dei pali segnando il suo 102° centro in Serie A. Una rete che riporta la serenità sul volto dei compagni e il match cambia. Dieci minuti più tardi è Alex Sandro a crossare, dalla sinistra, trovando Cuadrado che di testa batte Brignoli. Il colombiano ribalta il risultato e permette alla Juve di fare bottino pieno nella giornata in cui l’Inter frena a San Siro (0-0 col Toro) e il Napoli non va oltre il pari a Verona (0-0 con il Chievo). Bianconeri dunque che salgono in classifica, sorpassando i nerazzurri di Spalletti e andando a occupare il secondo posto a -1 dalla squadra di Sarri.
Intervistato dai microfoni di Premium Sport, Juan Cuadrado, autore del gol partita, ha sottolineato quanto questa gara sia stata davvero sofferta, ma che alla fine i 3 punti sono arrivati ed è questo l’importante. L’ex Chelsea, però, sottolinea il grande lavoro di squadra: «Loro sono venuti a fare una bella gara e ci hanno messo in difficoltà. La cosa più importante era il risultato e per fortuna abbiamo vinto. Il goal è una grande soddisfazione, ringrazio Alex Sandro per il cross. Ora abbiamo la pausa, avremo modo di lavorare per continuare a vincere».
Ai microfoni della Rai, invece, è intervenuto Massimiliano Allegri: «Il calcio è questo. Ci sono delle domeniche in cui l’unica punizione che subisci, prendi gol. I ragazzi però sono rimasti lucidi e con pazienza hanno portato a casa la partita; poi hanno staccato la spina e sul calcio d’angolo all’ultimo minuto Cataldi è stato pericoloso. Volevamo finire con la palla tra i piedi, poi con due palloni in uscita abbiamo quasi subito due gol. Però i ragazzi hanno fatto bene, siamo in corsa e siamo a -1 dal Napoli: continuiamo a viaggiare a velocità di crociera, è questo l’importante. La partita, però, non è stata affatto semplice: la testa è già alle partite future. I ragazzi lo sanno che vincere, soprattutto quest’anno, non è semplice. Bisogna lottare, mettersi lì con la testa: siamo a 3 mesi dall’inizio della stagione, ora iniziano gli scontri diretti. Dobbiamo continuare a lavorare, ci sono delle partite che anche se giochi meno bene non devi perdere. Lo sapevamo già prima che non era semplice (questa partita, ndr), ma non è che se vinciamo 3 partite allora siamo i più forti. Bisogna arrivare in forma a marzo e conquistare i tre punti. Ho schierato Marchisio-Matuidi perché Pjanic era infortunato, Khedira doveva riposare, Betancur era un pochino in flessione perché è un ragazzo giovane che non ha avuto vacanze quest’estate. Avevo già 4 giocatori offensivi davanti che hanno fatto una buona partita: dovevo proteggere la difesa. A Dybala, dopo martedì gli ho detto di rimanere sereno perché nel calcio le cose cambiano in un attimo. Deve migliorare la condizione, ora andrà in Nazionale e quando rientrerà vedremo in che condizioni sarà. Oggi gli ha mancato il gol ma ha fatto una buona partita. Ha perso troppi palloni tra le linee, ma non si deve incapponire: è talmente bravo che non deve dimostrare niente a nessuno.
Sempre alla Rai, ha parlato anche il tecnico del Benevento De Zerbi. «È chiaro che oggi per qualcosa di proibitivo, ma nel calcio non c’è nulla di scontato. (La Juventus, ndr) non ha sfruttato alcune occasioni per sfortuna, ma se noi mettiamo 3/4 titolari che mancano possiamo dire la nostra, ma queste partite non sono fatte per noi. Quando si va a giocare una partita è umiliante non cercare il risultato, poi i valori in campo sono i diversi. Avevo chiesto una partita dignitosa, così è stato. Dopo la sosta recuperiamo qualche titolare e faremo il nostro campionato».
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