«So di essere stato acquistato come rincalzo – dice il giorno della sua presentazione – ma sono egualmente soddisfatto di questo trasferimento. Naturalmente cercherò di conquistare un posto di titolare, ma soprattutto di essere pronto quando l’allenatore avrà bisogno di me. Mi auguro che non mi succeda come l’anno scorso, di essere girato a un’altra società».
Arrivato nell’estate del 1968 alla corte di Heriberto Herrera, il ventottenne attaccante friulano non avrà fortuna in bianconero. Infatti, dopo i primi allenamenti e le foto ufficiali, sarà ceduto al Genoa senza aver mai la fortuna di indossare la maglia della Juventus.
GIULIO RIPOSIO, “HURRÀ JUVENTUS” DELL’AGOSTO 1968
Il neo acquisto juventino è nipote della famosa ala sinistra Gino Colaussi, ventisei volte nazionale nell’epoca aurea di Vittorio Pozzo. Si dà il caso che il 5 maggio 1940, allorquando lo zio giocò l’ultima sua partita in maglia azzurra (Italia-Germania 3-2) segnandovi l’ultimo dei suoi numerosi goal, egli fosse l’ala sinistra della Juventus. Il nipote dunque, che allora non era ancora nato, rivestirà ora a quasi trent’anni di distanza la stessa gloriosa maglia bianconera. Giordano Colausig è nato a Gradisca (vicino a Gorizia) il 16 dicembre 1940. Fu appunto a Gradisca, mentre muoveva i primi passi come calciatore che lo scoprì l’allenatore filosofo Scopigno, il quale se lo portò al Vicenza. Eravamo nel 1961 ed egli per cinque anni giocò tra le file vicentine affermandosi nel 1964 e 1965 come la spalla ideale del grande centravanti Vinicio.
Nella stagione 1966-67 passò alla Roma, in cui ebbe un’annata molto soddisfacente, entrando nel cuore dei tifosi capitolini, i quali nell’anno successivo considerarono il suo trasferimento all’Inter un segno di incompetenza da parte dei dirigenti della società giallorossa. In effetti, non già per incompetenza questi cedettero il loro valido centrocampista, ma vi furono costretti per ragioni di cassetta. Durante la sua permanenza a Roma Colausig si era sposato, ma tuttavia il suo rimpianto di lasciare la Capitale era compensato dalla speranza che la nuova grande società milanese lo avrebbe utilizzato nel modo più intonato ai suoi meni tecnici notevoli. Invece nel novembre egli fu dirottato al Brescia. Nello sfortunato campionato della squadra provinciale lombarda, destinata a retrocedere egli ebbe modo di confermare le sue doti di giocatore tenace, volitivo, caparbio e versatile, quelle doti che gli accattivarono l’ingaggio della Juventus.
Giordano Colausig è alto metri 1,72 e pesa sessantaquattro chilogrammi. Morfologicamente dunque egli è un longilineo data la sproporzione fra statura e peso: ciò nonostante è dotato di una resistenza fisica veramente notevole. L’anno prossimo le maglie disponibili per ogni squadra saranno tredici e non sarà quindi difficile per il neo juventino farsi bene apprezzare guadagnandosi un posto come titolare, forse appunto come tredicesimo giocatore. Evidentemente se la Juventus lo ha acquistato lo ha fatto in base alle pregevoli caratteristiche del giocatore, che Heriberto saprà valorizzare nel modo più opportuno. Questa è la speranza di Giordano Colausig, razza Piave, e questo è pure l’augurio che sinceramente gli dedichiamo convinti che la sua forte personalità, le sue doti tecniche e il suo temperamento potranno fare di lui uno dei migliori jolly del prossimo campionato.
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