martedì 17 novembre 2015

Marco ZAMBONI

FRANCESCA STASI, “HURRÀ JUVENTUS” LUGLIO 1997
Marco Zamboni, altissimo e simpatico, è stato acquistato dal Chievo Verona, dove ha trascorso solo due anni. È nato a Bardolino, in provincia di Verona il 7 dicembre 1977. I primi calci nella formazione del suo paese, famoso per la produzione di vino, quindi il passaggio alla società che Io ha lanciato. Difensore centrale, fisico possente (186 centimetri per ottantadue chili), ha sempre giocato a zona. Ex tifoso dell’Inter, «ma non in maniera particolare», come ha precisato subito dopo la domanda cattiva di qualcuno, ha interrotto gli studi per dedicarsi al calcio, «anche se con le mani che mi ritrovo non avrei difficoltà trovare un lavoro», ha scherzato. La Juventus lo ha strappato al Milan perché, secondo il diretto interessato, «i bianconeri erano molto più decisi e bisogna che qualcuno mi dia un pizzicotto perché ancora non ci credo».
Il difensore appena ventenne sa di avere davanti a sé un periodo di preparazione dura, di inserimento difficile in un contesto completamente diverso rispetto alla realtà che ha finora vissuto. Il sogno si è avverato all’improvviso, quasi per miracolo, mentre lui si dedicava anima e corpo al Chievo, una squadra di B senza speranze di crescere ancora. «Nonostante tutto il pensiero di dover lavorare duro con Ventrone non mi fa perdere il sonno: Malesani mi ha abituato bene alla fatica. Ci allenavamo persino la domenica mattina. Con il gelo e senza. Poi, ogni giorno, due ore di preparazione tattica».

Solo una presenza per il giovanotto veronese, nella vittoriosa partita casalinga contro la Fiorentina per 2-1. Zamboni gioca solamente per un minuto, sostituendo Tacchinardi. Alla fine della stagione sarà ceduto al Napoli. 

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