Alla Juventus Guglielmo ritrova molti amici. «Qui conosco già alcuni dei miei nuovi compagni. Come Palladino, Belardi, Marchionni e Molinaro. Sono tutti ragazzi eccezionali dal punto di vista umano, non solo tecnico». Ultima curiosità, il numero di maglia. «Ho scelto il venticinque. Ho quasi sempre giocato con il due, a Salerno avevo il cinque e mi ha portato bene, così ho unito le due cose».
Debutta il 30 gennaio nella partita Juventus-Inter, valida per la Coppa Italia. In campionato l’esordio avviene il 16 marzo, nella gara interna contro il Napoli. Il 20 aprile, realizza la sua unica rete stagionale a Bergamo, contro l’Atalanta, deviando impercettibilmente un colpo di testa di Legrottaglie dopo soli quarantotto secondi, goal più veloce della stagione. Le sue buone prestazioni convincono i dirigenti juventini a trattare con la Lazio, per il riscatto a un prezzo inferiore a quello concordato (dodici milioni di euro); non raggiungendo l’accordo, nell’estate del 2008, Willy ritorna a Roma, dopo aver vestito solamente per sei volte la maglia bianconera.
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