martedì 3 luglio 2012

24.5.2003: SCUDETTO

DA “HURRÀ JUVENTUS”:
15 settembre 2002: la nuova avventura tricolore della Juve parte dalla seconda giornata, ma a parte il risvolto cronistico, cambia poco rispetto all’avvio della stagione precedente. Contro l’Atalanta al Delle Alpi non c’è Trézéguet infortunato e rimpiazzato dall’acquisto dell’ultima ora Di Vaio. Ma c’è, eccome, Del Piero: sua la doppietta che stende nel primo tempo i bergamaschi, mentre di Fresi il suggello al 3-0 finale.

Sarà una stagione all’insegna delle milanesi, dicono gli esperti, ed in effetti Milan e Inter tengono botta ai campioni. Che la settimana successiva, nell’anticipo del sabato, concedono il bis ad Empoli, sempre con Del Piero sugli scudi. Il calendario sembra favorire i bianconeri, attesi ad un doppio impegno casalingo con Parma e Como. Ma si capisce che, in questa stagione, il calendario è come il tempo: imprevedibile.
Così, mentre l’Inter batte il Chievo e si mantiene a punteggio pieno, la Juve rischia l’inimmaginabile con il Parma, che fino all’87’ conduce 2-0 e che viene ripreso dall’accoppiata Tudor-Del Piero (2-2). Le cose non vanno meglio otto giorni dopo: il Como passa con Pecchia e solo una prodezza di Zalayeta porta al secondo pareggio interno consecutivo. Inter e Milan (6-0 al Toro) vanno in fuga.
Dopo la pausa per la Nazionale c’è Inter-Juve: occasione ghiotta per i nerazzurri di eliminare con largo anticipo i rivali dalla lotta scudetto. È una gara combattuta e nervosa, che la Juve ha l’opportunità di vincere grazie ad un rigore di Del Piero all’88’ e che viene invece pareggiata all’ultimo secondo dall’Inter.
Del pari approfitta il Milan, netto vincitore a Bergamo. Ma i colpi di scena sono appena iniziati. Settimo turno, rossoneri battuti dal Chievo (2-3) e bianconeri che regolano di misura l’Udinese (1-0, goal di Salas). L’Inter batte il Bologna e torna prima.
Novembre è il mese in cui si concretizza la rimonta juventina. Si comincia il 3 a Modena, 1-0 firmato da Del Piero. Poi, nel recupero infrasettimanale della prima giornata, tocca al Piacenza inchinarsi ad una stoccata di Nedved. E siamo alla seconda sfida verità. L’11 novembre al Delle Alpi, contro il Milan.
Una Juve stratosferica per ritmo e pressing annienta nel primo tempo i rossoneri e va in goal con Di Vaio e Thuram. La giornata ha effetti ancora più trionfali in classifica, alla luce della sconfitta interna dell’Inter con l’Udinese. A questo punto. i bianconeri tentano la fuga: travolgono il Toro nel derby di andata (4-0), mentre l’Inter è costretta al pari sul campo della Roma.
Ma è troppo presto. Basta una giornata storta con il Bologna (1-1 risicatissimo, di Iuliano il pareggio nel finale) per ridare fiato ai concorrenti, che sono adesso soprattutto i rossoneri, vittoriosi di misura nel derby.
Alla dodicesima, la Juve di scena all’Olimpico rischia nuovamente: la Roma azzecca la partenza giusta e va in goal con Totti e Cassano. Del Piero riduce le distanze e nella ripresa ci pensa Nedved a fare il 2-2 . È un momento non certo brillante per la Juve, che subisce a Brescia la prima sconfitta e che, la domenica successiva, si ripete in casa contro la miglior Lazio mai vista negli ultimi mesi (1-2).
La stagione sembra in salita, visti i distacchi dalle milanesi e dalla stessa Lazio. Ma la riscossa è immediata e terribile. Ne fa le spese, il 22 dicembre, il Perugia di Cosmi che soccombe nel finale ad un fantastico goal di Camoranesi.
Poi, dopo la pausa di fine anno, tocca alla Reggina, che becca al Delle Alpi cinque goal da una Juve che ha ritrovato il suo bomber Trézéguet. Al giro di boa i bianconeri, che hanno travolto pure il Chievo (4-1, tripletta di Trézégol) sono però ancora dietro le milanesi. anche se l’Inter mostra sinistri scricchiolii e perde di brutto a Perugia.
Il girone di ritorno si apre con l’agevole vittoria sul Piacenza, dedicata da squadra e tifosi alla memoria dell’Avvocato Giovanni Agnelli, scomparso qualche giorno prima. Il pareggio con l’Atalanta, a Bergamo, è un mezzo passo falso soprattutto perché lascia l’infortunio di Del Piero, ma la domenica successiva arriva il successo sull’Empoli (rigore di Trézéguet in apertura) in concomitanza con la sconfitta del Milan a Perugia.
Una prima, importante svolta scudetto è alle viste. Domenica 16 febbraio, una Juve dalla partenza bruciante va a vincere sul campo del Parma, mentre l’Inter perde dal Chievo ed il Milan fatica a pareggiare in casa con la Lazio (2-2 in rimonta).
La Juve è ormai in orbita scudetto: supera senza affanni il Como (3-1) ed, alla ventitreesima, mette il sigillo più importante alle proprie ambizioni. Al Delle Alpi, l’Inter di Cuper viene annientata con una prestazione di qualità e quantità nettamente superiore. Al di là del netto 3-0, appare evidente il divario tra le due pretendenti al titolo. Il simbolo della serata trionfale è Pavel Nedved: trascinatore instancabile, si infortuna ma stringe i denti, lotta ed è premiato con uno straordinario goal che chiude in pratica la sfida. Adesso. si tratta di gestire il vantaggio su nerazzurri e rossoneri.
Alla 24’, con una giocata straordinaria di Trézéguet, si mette in cassaforte ad Udine una vittoria fondamentale, su un campo fatale ad entrambe le milanesi. Poi, si liquida il Modena, nella domenica in cui il Milan non va oltre lo 0-0 a Reggio Calabria.
Così, pur vincendo lo scontro diretto del Meazza, i rossoneri restano a distanza di sicurezza dai bianconeri. Che riprendono a vincere: 2-0 al Toro e 2-1 alla Roma, inframmezzati dal pareggio brivido di Bologna, con ennesima rimonta finale, da 0-2 a 2-2, e sigillo finale di Camoranesi.
Lo scudetto prende forma il 27 aprile, in un’altra domenica di passione. Il Brescia tiene a lungo sulle spine i bianconeri che, in vantaggio con Del Piero, sono raggiunti dal futuro juventino Appiah. Ma ci pensa ancora Del Piero, straordinario nell’esecuzione sotto misura: 2-1 ed Inter bloccata dalla Lazio sull’1-1.
Manca ormai solo più il responso matematico. Dopo lo 0-0 all’Olimpico con la Lazio (grande Buffon che para un rigore a Fiore) di cui l’Inter non approfitta, bloccandosi sul pari a Bergamo, c’è il sigillo del 2-2 col Perugia, il 10 maggio, che vuoi dire scudetto.
Ed alla fine, il 24 maggio, è festa di reti con il Chievo, per la gioia dei fan. Lo scudetto numero 27 è in bacheca. Una dedica speciale a Nedved, grande nei momenti più delicati. Ma è la festa di tutti, assi e comprimari. La vittoria di un gruppo magnifico.

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