La classe di Parola ma più ancora la guerra – scrive Vladimiro Caminiti – sbaragliarono questo gigante. Centromediano che occupava spazio non soltanto fisicamente prometteva moltissimo in gioventù. I due anni in campo di concentramento a Norimberga ne impedirono la maturazione tecnica. Rientrato in Patria, fu riserva di Parola giocando quattro partite nell’edizione 1946-47 con assi di ogni genere e un gioco improvvisato la domenica. L’allenatore era Cesarini, il divertimento assicurato. Dusio, presidente sportivo, a fine stagione lo cedette al Como.
venerdì 29 aprile 2016
Luigi BOSCO
La classe di Parola ma più ancora la guerra – scrive Vladimiro Caminiti – sbaragliarono questo gigante. Centromediano che occupava spazio non soltanto fisicamente prometteva moltissimo in gioventù. I due anni in campo di concentramento a Norimberga ne impedirono la maturazione tecnica. Rientrato in Patria, fu riserva di Parola giocando quattro partite nell’edizione 1946-47 con assi di ogni genere e un gioco improvvisato la domenica. L’allenatore era Cesarini, il divertimento assicurato. Dusio, presidente sportivo, a fine stagione lo cedette al Como.
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