Il primo scozzese di cui si conserva traccia si chiama Brown, neppure il nome di battesimo è tramandato ai posteri, ma in fondo va bene anche così, nella Juve dei pionieri più arcaici, anno di grazia 1902. Di lui si sa che lavorava come tecnico specializzato in una filanda e che aveva il calcio lungo, requisito fondamentale per giocare in difesa e cacciare via il più lontano possibile il pallone dai paraggi del proprio goal-keeper, pardon portiere. Primo britannico a giocare nella Juve, primo straniero in assoluto, sia pure pari merito con lo svizzero Itzler.
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