Luigi Danova farà domenica il suo debutto nel derby della Mole – scrive Guido Magni su “La Gazzetta dello Sport” del 4 dicembre 1976 – e il Torino per assicurarselo ha dovuto sborsare al Cesena l’equivalente di un miliardo di lire: 600 milioni in contanti con l’aggiunta della cessione definitiva di Lombardo. Il difensore sarà in campo anche nei panni dell’ex bianconero. La sua carriera ha come punto di partenza e di arrivo la città di Torino. La Juventus, infatti, lo ingaggiò nell’estate del 1970, proprio nel periodo del radicale rinnovamento dei quadri che coincise con l’inizio del ciclo che tuttora dura. A quel tempo Danova era diciottenne. Una promessa di Allodi riuscì a strappare alla concorrenza per la modesta cifra di 23 milioni. In sei anni la valutazione del terzino ha avuto un’impennata stratosferica.
«In bianconero – ricorda Danova – ho vissuto per una sola stagione. Poi passai in prestito al Como, dove rimasi ancora un anno a titolo di comproprietà. Due campionati in B poi nell’estate del 1973 la Juventus mi riscattò. Pei trasferirmi subito in prestito al Cesena che nella stagione successiva mi acquistò a metà per farmi poi interamente suo al mercato estivo del 1975».