lunedì 25 agosto 2025

Gianluca LUPPI


Un bolognese atipico, come tutti (o quasi) – scrive Adalberto Scemma su “Hurrà Juventus” del maggio 1991 – quelli che l’anagrafe ha fatto nascere a Crevalcore. Gianluca Luppi è riservato, riflessivo, attento a non giocare troppo con le parole. Un freddo? Lui dice di no. Piuttosto un concreto, dietro l’apparente velo della timidezza. Ricorda in questo Gigi Simoni, pure lui di Crevalcore, persona di stile, educato, tranquillo e tuttavia maledettamente determinato, capace di centrare per cinque volte l’obiettivo-promozione con Brescia, Genoa e Pisa.

domenica 24 agosto 2025

JUVENTUS - PARMA


5 gennaio 1992 – Stadio Delle Alpi di Torino
JUVENTUS-PARMA 1–0
Juventus: Tacconi; Carrera e De Agostini, Galia, Kohler e Julio Cesar; Alessio, Marocchi (dal 63’ Di Canio), Schillaci (dal 73’ Conte), Baggio e Casiraghi. In panchina: Peruzzi, Luppi e Corini. Allenatore: Trapattoni.
Parma: Taffarel; Benarrivo e Di Chiara; Minotti, Apolloni e Grun; Melli, Zoratto, Osio (dall’86’ Catanese), Cuoghi e Brolin (dall’82’ Agostini). In panchina: Ballotta, Nava e Pulga. Allenatore: Scala.
ARBITRO: Luci di Firenze.
MARCATORE: Baggio al 71’.

sabato 23 agosto 2025

Flavio EMOLI


«Giocare nella Juventus è stata un’esperienza che ha indelebilmente marchiato la mia vita. Forse sbaglierò, ma il fatto di essere stato uno della grande Juventus mi fa sentire, ancora adesso, importante, quasi di un livello superiore. Anche se so che i meriti di tutto ciò sono in minima parte miei».

venerdì 22 agosto 2025

Roberto MONTORSI


Ala destra, di quelle tradizionali – scrive Franco Costa su “Hurrà Juventus” dell'aprile 1971 – piccolo e sgusciante come un pesce. Il suo dribbling e la sua corsa ricordano Muccinelli del quale, l’avrete intuito, ha anche la statura. Nel calcio i paragoni sono sempre imbarazzanti, anche perché chiamando in causa gli assi del passato, puntualmente si rischia di illudere ragazzi ancora in formazione fisica e mentale, ai quali invece gioverebbe maggiormente crescere in umiltà, senza tanto chiasso attorno. Ma c’è mentalità e mentalità. Già a diciotto anni si intuisce se il ragazzo è predisposto a montarsi la testa. Non ci sembra il caso di Montorsi il cui carattere riflette quello di Zaniboni, umile e coscienzioso insomma.

giovedì 21 agosto 2025

Massimo PILONI


Cresciuto nel settore giovanile bianconero, dove si fa valere anche grazie a un fisico da corazziere, Massimo Piloni da Ancona, classe 1948, detto Pilade, si fa le ossa nella Casertana in B. Nella stagione 1970-71, ritorna alla Juventus che, con gli innesti di Bettega, Causio, Spinosi, Capello, Landini e altri giovani di belle promesse, si prepara ai trionfi. Piloni è l’alternativa al titolare Tancredi e trova spesso spazio, in una stagione che vede i bianconeri battersi ad alto livello sia in campionato sia in Europa.

mercoledì 20 agosto 2025

Giovanni VECCHINA


La notizia della scomparsa di Nane Vecchina – scrive Alberto Fasano su “Hurrà Juventus” del maggio 1973 – ha colto gli amici bianconeri tra un’edizione e l’altra del nostro giornale. Ma il personaggio ci è troppo caro per non tributargli, sia pure in ritardo, un doveroso omaggio. Lo sapevamo da tempo malato, ma speravamo che la sua fibra eccezionale gli facesse superare le crisi sempre più frequenti e violente. Lo scorso anno eravamo andati a trovarlo in clinica e avevamo provato un senso di inenarrabile tristezza. Chi lo aveva visto nei periodi del suo formidabile fulgore atletico, non lo avrebbe quasi riconosciuto.

martedì 19 agosto 2025

Sergio BRIO


«A me nessuno ha mai regalato nulla. Ho sempre dovuto conquistarmi tutto soffrendo. Quando sono arrivato a Torino, non mi sono mai seduto sugli allori, sono cresciuto alla scuola di Adamo, il quale non smetteva mai di ripetere che la via del successo la si percorre solo con le maniche rimboccate».

lunedì 18 agosto 2025

Vittorio SENTIMENTI


Nato a Bomporto (Modena) il 18 agosto 1918, è il terzo della dinastia di cinque fratelli, tutti dedicatisi al calcio. Cresce nelle file del Modena che, negli anni precedenti la seconda Guerra Mondiale, militava in Serie A e, per tradizione, era solito schierare giocatori di notevole grinta e di eccellenti qualità atletiche. I fratelli Sentimenti si misero subito in evidenza, essendo giocatori di indubbio talento, specialmente il terzo e il quarto della stirpe, atleti che recitarono poi la parte più importante della loro carriera indossando la maglia della Juventus.

domenica 17 agosto 2025

Thierry HENRY


Thierry Henry è entrato nella Juve contromano – scrive Maurizio Crosetti sul “Guerin Sportivo” del 10-16 febbraio 1999 – in uno sfavillante pomeriggio di gennaio. La sua Porsche nera ha varcato il cancello del vecchio stadio Comunale e invece di svoltare a sinistra, versante Juventus, ha tirato diritto, direzione Centro di medicina dello sport. Breve imbarazzo, retromarcia, sgommata e forse la strada non la sbaglia più. Non è stato poi molto diverso il suo ingresso nel mondo bianconero, squadra e società, in questo inverno bollente e gelido. Difficile per chiunque non infilarsi al contrario, o non avere la sensazione di averlo fatto. Mancano i cartelli, le indicazioni, i vigili che smistano il traffico, mancano i semafori e sembra tutto un colossale stop. Ma Thierry Henry non ha nessuna intenzione di rispettarlo.

sabato 16 agosto 2025

Salvador CALVANESE

 

Salvador Calvanese  – scrive Salvatore Lo Presti sul suo libro “Tango bianconero” è stato solo una meteora nella galassia juventina. Arrivato in prestito dal Catania, dove aveva disputato due ottime stagioni (segnando 13 gol in 57 partite), in modo da poterne valutare le qualità in vista di un possibile ingaggio. L’obbiettivo era quello di sostituire l’indisponibile Charles. Calvanese venne utilizzato in quattro delle sei partite giocate nell’ambito della fase eliminatoria della Mitropa Cup, cui la Juventus si era iscritta per far fare un po’ di esperienza internazionale ai suoi giovani giocatori. Con la Juve c’erano anche Atalanta, Fiorentina e Bologna.

venerdì 15 agosto 2025

Manuele BLASI


Nasce a Civitavecchia in provincia di Roma, il 17 agosto 1980. Cresce nella società giallorossa, senza però mai scendere in campo; nell’estate del 1998, viene ceduto a un’altra compagine giallorossa, il Lecce. In Puglia rimane solamente quella stagione, poi ritorna alla Roma, con la quale disputa solamente cinque gare. Il primo campionato del nuovo secolo lo affronta con la maglia del Perugia; finalmente, Manuele può esprimere tutte le sue potenzialità, che sono enormi.

giovedì 14 agosto 2025

Giorgio CHIELLINI

 

È di buona famiglia, è giovane, ma lavora già da qualche anno – scrive Giulio Sala su “Hurrà Juventus dell’aprile 2006 – si mantiene e nonostante questo non ha abbandonato gli studi, anzi, è iscritto all’Università; si è ingegnato e ha trovato un modo originale di fare beneficenza, mostrandosi intraprendente e generoso; ha talento e un brillante avvenire davanti a sé... Vagli a trovare un difetto a Giorgio Chiellini. Ne avrà, come tutti, ma diamine, li maschera proprio bene! Il classico “ragazzo da sposare”, insomma. Ne sarà ben conscia la sua fidanzata, che sta con lui da due anni e vive a Livorno; questo è tutto quello che ci è dato di sapere di lei, perché Giorgio ne tutela gelosamente la privacy e non ci dice neanche il nome. Ci dice, però, tante altre cose interessanti che raccontano di un ragazzo che sa divertirsi, come è sacrosanto che sia a ventun anni, ma che sa anche prendere tremendamente sul serio gli impegni che assume.

mercoledì 13 agosto 2025

Mark IULIANO


«Mi fanno la stessa domanda da vent’anni. Al supermercato, in banca, dal dentista. Una volta all’aeroporto mentre facevo pipì. Siamo caduti insieme. In alcuni casi, è stato dato anche sfondamento. In un’azione così veloce, pochi avrebbero fischiato il rigore: io no, perché sono tifoso juventino. Nessuno ricorda nient’altro, né che l’anno prima segnai il goal scudetto all’Atalanta. Restiamo solo io, Ronnie e il replay. Scherzando, dico che mi ha reso immortale».

martedì 12 agosto 2025

Francesco MORINI


Veste la maglia bianconera nell’estate del 1969, arrivato, dalla Sampdoria, in compagnia di Bob Vieri. Due personaggi completamente differenti: lui pisano (nato a Metato, frazione di San Giuliano Terme) concreto, attento, preciso, attaccato alla professione; il pratese geniale, quanto incostante, promessa mai mantenuta nel nostro calcio. L’allenatore della Juventus è Luis Carniglia, un esigente sognatore, il quale avrebbe voluto che tutti i propri giocatori, anche uno stopper, saltassero gli avversari con un tunnel. Morini non aveva per niente queste caratteristiche e si trovò a disagio.

lunedì 11 agosto 2025

Gianluca PESSOTTO


Pessottino per chi gli vuole bene. E sono in tanti che lo stimano e che gli vogliono bene. Vent’anni di calcio, comincia a quattordici nelle giovanili del Milan; vive in collegio e la solitudine, il freddo, la nostalgia di tanti bambini che crescono così, con il loro sogno sotto il cuscino sono i suoi compagni di camera. È stato un trauma lasciare il suo Friuli, poco più che ragazzo. Lontano da casa sente la mancanza della famiglia, degli affetti più cari, degli amici di infanzia. Stringe i denti, fa grossi sacrifici e studia da perito aziendale e corrispondente in lingue estere, sognando di diventare un calciatore famoso, come i neo Campioni d’Europa del Milan che, tra gli altri, allineano Carletto Ancelotti.

domenica 10 agosto 2025

Michelangelo RAMPULLA


Michelangelo Rampulla lega il suo destino all’anonimato di una panchina – scrive Angelo Caroli su “Hurrà Juventus” del novembre-dicembre 1998 –. E lo fa con atto volontario. “Un gesto romantico”, spiega lui con il tono di chi prende tutto terribilmente sul serio. E quando il destino lo fa riemergere dalle nebbie del dimenticatoio, ecco che i giornali si affrettano a chiedere aiuto alla memoria storica per rispolverare l`episodio del gol realizzato quando militava nella Cremonese. Con quel “colpo di testa”, è il caso di dirlo, Michelangelo diventa il primo portiere italiano a indossare il vestito del bomber.

sabato 9 agosto 2025

Filippo INZAGHI


Il più forte giocatore scarso di tutti i tempi. Potrebbe essere questo l’identikit di Filippo Inzaghi, detto Pippo. Scarso tecnicamente, goffo nei dribbling, costantemente a testa bassa, egoista come pochi. Eppure, riesce a sopperire alle mancanze grazie a un istinto e a un fiuto del gol da autentico killer. Nessuno come lui sa giocare sul filo del fuorigioco, nessun avversario può dormire sonni tranquilli, perché Pippo è letale come un cobra, basta un istante di distrazione e la palla è in rete. «Non è Inzaghi a essere innamorato del gol, è il gol a essere innamorato di Inzaghi», sentenzia Emiliano Mondonico.