Nato ad Aosta il 17 settembre 1986 («Anche se io del valdostano ho ben poco – afferma Paolo – dalle mie parti la gente è un po' chiusa, ma non tanto come carattere, quanto geograficamente. Sono molto legati alla loro terra. Io, invece, amo viaggiare, vedere posti nuovi. Basti dire che mi piace più il mare della montagna. Sciavo, questo sì e mi piaceva anche. Però se devo scegliere il posto dove vivere, o anche solo trascorrere una vacanza, vado al mare, senza dubbio»), cresce nella “cantera” bianconera insieme a Marchisio e Giovinco con i quali esordisce in prima squadra in Serie B, nella stagione 2006-07. Mancino, ottima corsa e buona tecnica, è schierato da mister Deschamps come esterno alto: otto presenze e una rete (contro il Lecce di Zeman) il suo bottino di quel campionato.
mercoledì 17 settembre 2025
Paolo DE CEGLIE
Nato ad Aosta il 17 settembre 1986 («Anche se io del valdostano ho ben poco – afferma Paolo – dalle mie parti la gente è un po' chiusa, ma non tanto come carattere, quanto geograficamente. Sono molto legati alla loro terra. Io, invece, amo viaggiare, vedere posti nuovi. Basti dire che mi piace più il mare della montagna. Sciavo, questo sì e mi piaceva anche. Però se devo scegliere il posto dove vivere, o anche solo trascorrere una vacanza, vado al mare, senza dubbio»), cresce nella “cantera” bianconera insieme a Marchisio e Giovinco con i quali esordisce in prima squadra in Serie B, nella stagione 2006-07. Mancino, ottima corsa e buona tecnica, è schierato da mister Deschamps come esterno alto: otto presenze e una rete (contro il Lecce di Zeman) il suo bottino di quel campionato.
martedì 16 settembre 2025
Fabio CANNAVARO
«Amici, scusate il ritardo? Sì, mi sembra uno slogan azzeccatissimo per riassumere il mio approdo alla Juventus – confessa a Fabio Ellena su “Hurrà Juventus” dell’ottobre 2004 – tante volte in passato si era parlato di un mio trasferimento qui in bianconero, ma poi non si è mai concluso niente. Ora invece è giunto il momento, arrivo in squadra in cui conosco praticamente tutti e in cui quindi mi sentirò come a casa mia». Ebbene sì, questa volta la storia ha avuto il suo lieto fine. Al termine di un’altra intensissima campagna trasferimenti, il matrimonio tra la Juventus e Cannavaro si è finalmente consumato. Tante estati passate a leggere di avvicinamenti, ammiccamenti, contatti. Finiti, per un motivo o per l’altro, senza la fatidica firma. In sostanza, quindi, solo molte stagioni vissute da avversari diretti, sempre in lotta – Fabio e le sue formazioni – per traguardi di prestigio.
lunedì 15 settembre 2025
DOUGLAS COSTA
«Un disperato tentativo di ottenere un aumento – si legge su juventibus.com del 16 giugno 2017 a firma di Mattia De Mitri – ma da noi queste cose non funzionano, può provarci pure 10 volte». A parlare è il presidente del Bayern Monaco Uli Hoeness, evidentemente infastidito dalle dichiarazioni di Douglas Costa, che questo inverno sosteneva di avere offerte convincenti dalle big di tutta Europa. A distanza di mesi possiamo finalmente constatare che ognuno ha avuto ciò che prometteva, i tedeschi non hanno ceduto alle pressioni e Douglas avrà un ricco contratto. Sappiamo anche da chi proveniva la fantomatica offerta.
domenica 14 settembre 2025
Sunday OLISEH
Agli inizi degli anni Sessanta, in tempi di frontiere ancora aperte, anche la Juventus guarda al continente africano alla ricerca di talenti. Ma non si concretizza l’acquisto più intrigante, quello di un ragazzo del Mozambico, tale Eusebio, che finisce al Benfica e contribuirà alle grandi fortune del club portoghese. Passano quindi decenni prima che l’Africa incroci, stavolta con esito positivo, la storia bianconera. Accade nel 1999, quando arriva, proveniente dall’Ajax, Sunday Mimmo Oliseh. Il ragazzo, nigeriano di Abavo, classe 1974, in realtà è una vecchia conoscenza del nostro campionato. Mimmo, infatti, era arrivato giovanissimo nel nostro Paese, forse troppo giovane per sopportare le grandi tensioni di un palcoscenico prestigioso, ma molto impegnativo, come quello della Serie A.
sabato 13 settembre 2025
JUVENTUS - INTER
31 dicembre 1967 – Stadio Comunale di Torino
JUVENTUS-INTER 3-2
Juventus: Anzolin; Coramini e Leoncini; Bercellino, Castano e Salvadore; Favalli, Sacco, Depaoli, Cinesinho e Zigoni. Allenatore: Heriberto Herrera.
Inter: Sarti; Burgnich e Facchetti; Bedin, Landini e Monaldi; Domenghini, Mazzola, Cappellini, Suárez e Corso. Allenatore: Helenio Herrera.
Arbitro: Monti di Ancona.
Marcatori: Leoncini al 14’, Domenghini al 17’, Depaoli al 60’, Bercellino su rigore al 75’, Cappellini all’89’.
venerdì 12 settembre 2025
Luigi BERTOLINI
ntro un paio di ore, poi la fame e il sonno mi inducevano a smetterla.
giovedì 11 settembre 2025
Marino MAGRIN
È stato sfortunato, Marino Magrin: capitato in una delle peggiori Juventus di sempre (quella di Marchesi, tanto per intendersi) e costretto a sostituire, nel gioco e nel cuore dei tifosi, Michel Platini. Chiunque avrebbe capito che l’ex atalantino non sarebbe mai stato in grado di rimpiazzare il divino Michel. Dotato di buona tecnica e temibile sui calci piazzati, il buon Magrin ci prova, soprattutto il primo anno: trentaquattro presenze e sei gol, che gli valgono la riconferma per la stagione successiva, che lo vede partire spesso dalla panchina anche se, alla fine, totalizzerà trenta presenze e due reti. Ma l’avventura juventina di Marino finisce qui: la sensazione è che, magari in un’altra Juventus, avrebbe potuto recitare un ruolo da protagonista.
mercoledì 10 settembre 2025
Daniel FONSECA
Daniel Fonseca è nostro! – sentenzia Marco Monassero su “Hurrà Juventus” del luglio 1997 – Daniel scende nella fossa dei leoni, pardon… dei campioni. L’uruguayano dal sinistro magico sostituisce Christian Vieri nell’organico delle punte bianconere. Marcello Lippi è soddisfatto. Il nostro fortissimo allenatore è convinto di ripetere, con Pecchia e Fonseca, l’operazione già vincente che gli è riuscita con Ferrara e Montero, suoi giocatori al Napoli e all’Atalanta e poi colonne portanti della Juventus mondiale. Pecchia e Fonseca, infatti, sono stati alle sue dipendenze nel bellissimo Napoli della stagione 1993-94, giunto a qualificarsi per la Coppa Uefa grazie appunto al lucido lavoro del giovane centrocampista e ai gol dell’uruguayano, il quale, al termine di quel campionato, ebbe una valutazione allora da capogiro: 16 miliardi.
martedì 9 settembre 2025
Luigi PASETTI
Alla Juve arriva ventiduenne – scrive Gianni Giacone su “Hurrà Juventus” del novembre 1972 – dalla Spal, che è da sempre fucina di campioni: come terzino ha dimostrato subito di saperci fare, tanto che il suo nome figura nella lista di Bearzot tecnico della «Under 23». Ma il suo è un arrivo quasi in punta di piedi: si capisce che i tifosi parlano degli acquisti-boom, di Haller e di Anastasi vale a dire, e che il nome di Pasetti compare solo in secondo piano. Il fatto è che si sta forgiando una Juve tutta nuova: arrivata l’anno prima (1967-68) al prestigioso traguardo della semifinale di Coppacampioni, la società bianconera chiude un ciclo di transizione e ne apre un altro che si vorrebbe subito di trionfi almeno caserecci.
lunedì 8 settembre 2025
Marco Antonio DE MARCHI
Cinque anni fa giocava riserva nell’Ospitaletto, in C2 – scrive Adalberto Scemma su “Hurrà Juventus” del febbraio 1991–. Dodici presenze in tutto, prospettive di carriera quasi nulle, un allenatore (l’herreriano Mauro Bicicli) che non lo filava proprio. Eppure basta un niente, nel calcio, a proiettare un giocatore nel vivo di una realtà mai sognata fino in fondo. Questione di fortuna, di occasioni, ma anche di feeling. Il feeling subito scattato con Gigi Maifredi, per esempio. Il feeling che ha proiettato Marco Antonio De Marchi al centro di una realtà scandita in bianco e nero ma filtrata (perdonateci l’evidente, persino troppo elementare paradosso) in technicolor.
domenica 7 settembre 2025
Leonardo COLELLA
Per risolvere il problema del centravanti apertosi con l’involuzione tattica di Boniperti, che andava trasformandosi da centrattacco in mezzala di regia, la Juventus optò per il mercato sudamericano, puntando su Gino Orlando, punta del São Paulo ed in odore di Nazionale brasiliana. Per alcune settimane i dirigenti juventini tentarono in tutte le maniere di portare a Torino il baffuto sfondatore paulista, ma questi tentennò parecchio prima di dire un no definitivo, spaventato dai gravami fiscali che gli venivano prospettati in caso di un suo soggiorno italiano.
sabato 6 settembre 2025
Simone PEPE
«Ho realizzato due sogni nel giro di un mese. Partecipare al Campionato del Mondo e giocare il prossimo anno in una grande squadra. E la Juventus è la società più prestigiosa d’Italia, lo dice la sua storia, che non si può certo dimenticare per una stagione storta. Quella può capitare a qualsiasi squadra. Lo so bene, perché anche all’Udinese, l’anno passato, avevamo un’ottima squadra, che non avrebbe dovuto lottare per la salvezza, eppure abbiamo avuto mille difficoltà».
venerdì 5 settembre 2025
Andreas MOLLER
Andreas «Andy» Möller – scrive Marco Zunino su “Hurrà Juventus” del luglio/agosto 1992 – il più amato, odiato, dotato calciatore tedesco del momento. Andreas Möller, uno dei nuovi assi nella manica della Vecchia Signora. E nato a Francoforte il 2 settembre 1967 e nella sua città, a maggio, si è spostato con Michaela Winter, la ragazza conosciuta a sedici anni sui banchi di scuola, nel quartiere di Sossenheim. Sono almeno quattro stagioni che in Germania si parla di lui come del più grande talento in circolazione.
giovedì 4 settembre 2025
Olof MELLBERG
Il giorno in cui ha messo il suo nome sul contratto scritto in carta intestata Juventus – scrive Federica Furino su “Hurrà Juventus” del settembre 2008 – Olof Mellberg ha pensato: ecco, il mio momento è arrivato. E dopo ha aggiunto: era ora. Poi però, perché quel momento arrivasse sul serio – dopo le tre stagioni di esordio a casa sua in Svezia, le tre di gavetta internazionale nella Liga con il Racing Santander e le quasi-sette di onorevole militanza in Premiership con l’Aston Villa – ha dovuto attendere altri sei mesi per “svincolarsi” ufficialmente. Da gennaio a luglio, con i piedi in Inghilterra, la testa in Italia e il cuore a fare la spola tra passato e futuro, tra i ricordi e l’ambizione.
mercoledì 3 settembre 2025
Paolo MONTERO
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martedì 2 settembre 2025
Adriano NOVELLINI
lunedì 1 settembre 2025
Mario LEMINA
Era giunto dal Marsiglia come un buon prospetto – si legge sulla pagina Facebook de La Maglia della Juve, l’8 agosto 2017 – nulla più. Su di lui non c’era una particolare pressione, non era obbligato a fare subito la differenza: avrebbe potuto, dovuto crescere, in seno a un gruppo dove oltre al grande calcio si mastica anche la dottrina del sacrificio, del lavoro, del miglioramento costante. Invece no: Mario Lemina lascia Torino dopo due anni da precario di lusso. Il suo rendimento con la maglia bianconera si riassume in quarantadue presenze (delle quali solo quindici si riferiscono a gare giocate interamente) e tre reti (nessuna decisiva).
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