È deceduto qualche giorno fa in una clinica di Genova – si legge su “Stampa Sera” del 23 luglio 1985 – dove era stato ricoverato in condizioni disperate a causa di un tumore maligno al fegato, l’ex giocatore della Juventus degli anni Trenta, Armando Diena. Aveva settantuno anni.
Era entrato giovanissimo nelle formazioni giovanili bianconere, insieme al fratello Ferruccio. Giocavano per pura passione, desiderosi solo di fare un po’ di sport e sicuri, con la classe che avevano, di poter essere utili alla squadra. Armando giocava all’ala destra, era velocissimo e, riuscendo sovente a liberarsi con uno scatto del suo marcatore, poteva presentarsi al tiro in porta o, meglio, depositare preziosi palloni sul piede infallibile di Farfallino Borel.
Armando Diena fece parte della squadra che nella stagione 1934-35 vinse il quinto scudetto consecutivo della serie d’oro della Juventus. Diede anche il suo prezioso contributo in Coppa Italia e, specialmente, in Coppa Europa, in quella dell’edizione 1935. Quando si parlava di calcio, amava sempre ricordare un suo goal strepitoso segnato all’Ungheria a Budapest, nell’incontro dei quarti di finale di quel faticosissimo torneo.
Da parecchi anni Armando Diena si era stabilito a Finale Ligure, in compagnia dell’amico Felice Borel.
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